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Arrestata a Torino la baby gang che rapinò studenti sassolesi in gita

I carabinieri di Torino, negli ultimi giorni, hanno bloccato due baby gang che – armate di stelle rotanti in acciaio, a quattro e a sei punte, note come stelle ninja – rapinavano coetanei, incontrati, generalmente, in centro, soprattutto i ragazzi e gli studenti in gita scolastica.
L’ultima rapina accertata quella messa a segno contro due classi terze proveniente dall’Istituto Tecnico Volta di Sassuolo.


Tre di loro sono stati arrestati, altri tre sono
stati denunciati. In entrambe i casi si tratta di giovani studenti minorenni (uno solo ha 18 anni), figli di persone per bene all’oscuro di tutto. I loro raid miravano a rapinare le loro giovani vittime di tutto quello che avevano di prezioso, ma anche – hanno spiegato i carabinieri – ad umiliare i loro coetanei davanti ai loro amici e, in alcuni casi, a vendicarsi di chi era vestito alla moda e aveva giubbotti e abiti firmati oltre a telefonini e
iPod di ultima generazione. Insomma baby gang al limite del bullismo, adolescenti, ragazzi e ragazzini con la voglia di farsi valere tramite la violenza sugli altri.

La prima banda, quella dei ragazzi denunciati a piede libero, armati di stelle ninja, tutti studenti in un istituto tecnico di Torino, è stata fermata
dopo la loro ultima rapina, avvenuta il 9 aprile in piazza Castello, ai danni di una scolaresca sassolese in gita a Torino – solo in questi giorni resa nota -.
Gli aggressori hanno preso di mira i ragazzi e li hanno minacciati e obbligati a consegnare telefonini, denaro e iPod. Spaventati, i ragazzi sassolesi hanno subito sporto denuncia ai
carabinieri.
Il giorno dopo, gli studenti, a spasso in via Garibaldi, hanno riconosciuto due dei loro
aggressori e chiamato nuovamente i carabinieri che quindi hanno potuto nel giro di breve tempo bloccare i ragazzi.

Uno di loro aveva in tasca ancora uno dei telefonini rubati, mentre altri oggetti rubati la sera prima, sono stati trovati nelle abitazioni di altri due ragazzi coinvolti nella banda, tra cui un marocchino nato a Torino.
L’operazione dei carabinieri ha portato alla denuncia a piede libero di tre di questi ragazzi, probabilmente autori di altre rapine del genere, mai denunciate per paura delle vittime.

L’altra banda era invece composta da tre ragazzi che frequentano un noto liceo scientifico della città, soliti, secondo quanto appreso, ad aggredire coetanei vestiti all’ultimissima moda.

L’ultimo episodio a loro carico, quello che ha
portato al loro arresto in flagranza, è avvenuto in via Giolitti, davanti ad un negozio molto noto tra gli adolescenti torinesi e dove i ragazzi vengono a far bella mostra di abiti firmati, motorini nuovi fiammanti e telefonini costosi.
Anche in questi casi le vittime sono state rapinate di denaro e di tutto quello che avevano di prezioso, in primo luogo telefonini e iPod. Con il denaro così rubato i ragazzi intendevano andare a comprarsi anche loro abiti firmati, cosa
che probabilmente avevano già fatto con il denaro estorto ad altre vittime di precedenti rapine.

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