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Malattie mentali: al via il meeting internazionale di Rimini

Prende il via domani alle 8.30, presso l’Hotel Continental di Rimini (viale Vespucci 40), la prima edizione del meeting internazionale “Rafforzare i sistemi di salute mentale nei paesi a basso e medio reddito”, organizzato dall’associazione riminese Cittadinanza in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con il contributo della Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio di Ministero della Salute e di Comune e Provincia di Rimini.


Fino a venerdì 18 aprile, il meeting metterà a confronto le autorità di 15 paesi in via di sviluppo – dall’Albania all’Uganda, dal Bangladesh alla Giamaica – e i referenti di organizzazioni non governative e delle agenzie sanitarie nazionali e internazionali, con l’obiettivo di diffondere in tutti i continenti sistemi di salute mentale giusti ed efficienti ed estendere le cure ai 400 milioni di persone con malattie mentali che oggi non hanno accesso a servizi sanitari e spesso vivono nell’isolamento e in condizioni disumane.

“Il meeting non nasce per imporre ai paesi in via di sviluppo un sistema di cura di tipo occidentale – dice Maurizio Focchi, presidente di Cittadinanza -. Sarà piuttosto l’occasione per permettere uno scambio di conoscenze con la supervisione dei massimi esperti internazionali di salute mentale e per diffondere il più possibile quelle buone pratiche che già alcuni paesi stanno faticosamente realizzando. Il meeting avrà successo – aggiunge Focchi – se nasceranno quelle collaborazioni tra autorità e servizi sanitari nazionali, agenzie internazionali e ong, indispensabili per creare e potenziare i sistemi di salute mentale nei paesi a basso reddito”.

Dopo l’apertura affidata al sindaco di Rimini Alberto Ravaioli, a Maurizio Focchi e ad Angelo Fioritti (responsabile del servizio Salute Mentale della Regione Emilia-Romagna), martedì il meeting entrerà nel vivo con Benedetto Saraceno, direttore del dipartimento di salute mentale dell’OMS, che nella sua relazione parlerà della dimensione globale della malattia mentale e degli strumenti e delle priorità per diffondere i sistemi di cura in tutti i paesi.
L’intervento di Shekhar Saxena e Jodi Morris dell’OMS verterà sul sistema WHO-AIMS (World Health Organization – Assessment Instrument for Mental Health System), che consente alle nazioni che lo adottano di condurre autonomamente il processo di valutazione e monitoraggio del proprio sistema di salute mentale, in modo da valutarne l’adeguatezza ed elaborare progetti di sviluppo che rispondano ai bisogni concreti dei malati.
Dopo la relazione di Anita Marini, direttrice scientifica di Cittadinanza, il meeting prosegue con le relazioni dei rappresentanti politici e sanitari di Albania, Azerbaigian, Egitto, Repubblica Moldova e Tunisia, che illustreranno i punti di forza e di debolezza dei propri sistemi di salute mentale evidenziati dal WHO-AIMS e i progetti previsti per potenziare i servizi di salute mentale.
Il pomeriggio si apre con una tavola rotonda che prendendo spunto dalle relazioni dei paesi metterà a confronto Benedetto Saraceno dell’OMS, Antonio Lora (presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica), Devora Kestel (consulente dell’ufficio OMS dell’America latina e caraibica) e Anita Marini di Cittadinanza.
Di particolare interesse per la creazione di nuove collaborazioni saranno le sessioni dedicate ai progetti di sviluppo del sistema di salute mentale previsti da Azerbaigian, Albania, Egitto, Repubblica Moldova e Tunisia. Ai lavori parteciperanno i rappresentanti dei cinque paesi, esperti di salute mentale, i referenti di agenzie internazionali e organizzazioni non governative e potenziali donatori.

Il meeting “Rafforzare i sistemi di salute mentale nei paesi a basso e medio reddito” prosegue fino a venerdì 18 aprile con le relazioni delle autorità sanitarie di Bangladesh, Benin, Burundi, Cina (provincia di Hunan), Cisgiordania e Striscia di Gaza, Ghana, Giamaica, Mongolia, Tailandia e Uganda. Per commentare i diversi progetti di sviluppo dei sistemi di salute mentale e proporre nuove collaborazioni, saranno presenti specialisti e rappresentanti di associazioni e agenzie nazionali ed internazionali, tra cui Chris Underhill (fondatore e direttore dell’ong inglese Basic Needs), Sudipto Chatterjee dell’associazione non profit indiana “The Sangath Society”, John Jenkins (responsabile dell’ufficio regionale dell’OMS in Cisgiordania) e Crick Lund (professore alla London School of Hygiene & Tropical Medicine e all’Università di Città del Capo).

Per informazioni: Cittadinanza onlus, tel. 0541 57684, e-mail, sito web: Cittadinanza.

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