A volte sembra che le spiegazioni sbandierate abbiano il sapore più di coperture che di eloquenti motivazioni. Risposte alle domande di rappresentanti di Cittadini, sbrigativamente definite strumentalizzazioni; possibile che non si prenda nemmeno in considerazione siano dubbi condivisi da molti?
Il regolamento comunale, sul sito internet all’indirizzo http://www.comune.sassuolo.mo.it – recita testualmente all’art. 85 “La vegetazione – in ogni sua manifestazione – è elemento essenziale per la conservazione della biodiversità, e come ogni altro organismo vivente va innanzitutto rispettata, quindi mantenuta e curata. Il Comune può mettere a disposizione dei cittadini un servizio di consulenza gratuito sulla corretta gestione del verde”.
Come mai si sono tagliate piante sane senza tentare di mantenerle e curarle come prevede il RUE?
Fa sorridere la sorpresa che le fognature in Viale Crispi siano danneggiate, come sorprendersi che la ruota è rotonda.
Impossibile pensare che questi impianti risentano delle tecniche e materiali risalenti a 50 anni e più?
Non sarebbe stato più serio un progetto che investisse l’intera strada piuttosto che furtivi tagli di piante sane e scontate sorprese alle fognature?
Magari si sarebbe potuto rivedere le quote di strada e marciapiede regimando definitivamente il deflusso dell’acqua, nonché realizzare fognature più moderne separando le acque piovane da quelle provenienti dagli scarichi, soluzione auspicata da qualunque esperto nel settore.
Lasciano dubbi anche le affermazioni sulla pericolosità delle radici degli alberi tagliati in Via Palermo per il muretto del condominio limitrofo.
Simili manufatti, tecnicamente denominati – di sostegno -, arginano il terreno a quota più elevata e vengono dimensionati per sopportare la spinta a monte di esso.
Quel muro ha uno spessore di 10-12 cm contro i classici 25 cm minimi; l’assenza dei fori necessari al deflusso delle acque aumenta la spinta contro la struttura.
E’ sufficiente visionare il muro per verificare l’assenza di lesioni strutturali ma solo un leggero spanciamento nella zona centrale che gli stessi condomini confermano inalterate da anni.
Gravi lesioni o semplice elasticità dei materiali dovuti a sottodimensionamento del muro e spinta aggravata dall’acqua che non può defluire?
I dubbi non si fermano all’affermazione circa l’impossibilità tecnica, ma mai dimostrata, di eseguire opere senza taglio delle piante colpevoli solo di vegetare.
Un accordo col condominio limitrofo, sempre dimostratosi apertissimo ad dialogo ed estremamente favorevole al rispetto delle piante decapitate, probabilmente avrebbe permesso di operare anche a valle del muro e facilitare una sua sostituzione, forse meno offensiva per la vegetazione: difficile?
In questo caso si sarebbe potuto intervenire senza interferire sulle piante esistenti con un manufatto di adeguate dimensioni, anche a sopportare le radici e con i necessari deflussi delle acque.
La soluzione adottata ha comunque reso necessario lo scavo, questa volta più impegnativa stante la presenza del vecchio muro e, la nuova esecuzione non sembra possa raddrizzare lo spanciamento dell’esistente, possibile invece in caso di completa sostituzione.
La vigente normativa statale, prevalente a qualsiasi regolamento locale in quanto di ragno superiore, prevede che le opere in cemento armato siano eseguire a seguito di progetti con relativi calcoli strutturali a firma di tecnico abilitato, cosa che anche se richiesta non sembra essere stata fornita.
Sempre a proposito di norme le piante sia soppresse che messe a dimora, erano inserite “programma annuale di attuazione del Piano del Verde” ove, a norma dell’art 85 comma 8 del RUE si precisa ogni dettaglio, costi compresi, per interventi di questo tipo?
E le modalità di informazione e partecipazione alla cittadinanza previste dallo stesso articolo si rispettano con un improvviso taglio in una sola mattina di un prefestivo come fatto in Via Palermo?
Lascia perplessi invocare vittimistiche strumentalizzazioni, che appare nascondersi dietro un dito; non sarebbe meglio dare risposte credibili e sopratutto vere?
Credo che chiunque in questa comunità sia ansioso di rendere merito a chi agisca per una buona gestione, ma penso diritto di Cittadino avere risposte da chi è stato da eletto, e non sentirsi offesi dagli Assessori boscaioli di turno, con arroganti scelte improvvise e risibili scusanti.
Sempre disposti ad accettare risposte concrete a strumentali accuse di aver mangiato la cioccolata ma, Assessore Morini, prima si tolga la faccia dalla nutella.
Sempre ci siano coraggio e motivazioni per farlo.
Scrivo a titolo personale quale cittadino, liberando espressamente il “Comitato Centro Storico” del quale sono socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo, da ogni responsabilità.
Martini Roberto


