Nessun intervento di chirurgia oncologica è stato rinviato. Lo precisano congiuntamente la direzione sanitaria dell’Azienda Usl di Modena ed il primario di chirurgia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, dottor Arrigo Borsari. Una precisazione necessaria per evitare che un fatto scaturito da un imprevisto legato alla programmazione, effettivamente accaduto – il fermo per due giorni degli interventi nelle giornate del 3 e 4 aprile – possa ingenerare preoccupazioni infondate rispetto alla tempestiva gestione delle urgenze e degli interventi di chirurgia oncologica.
A ciò va aggiunto che il tempo che intercorre dal momento in cui viene programmato l’intervento di chirurgia oncologica ed il giorno in cui si effettua l’operazione, è compreso tra i sette ed i quindici giorni, considerando anche il percorso diagnostico pre-operatorio (ad esempio per l’esecuzione di esami di laboratorio o endoscopici). Nessuna situazione di emergenza e tantomeno di rischio quindi rispetto alla tutela della salute dei cittadini e alla continuità del servizio. Va inoltre aggiunto che circa il 3 per cento degli interventi eseguiti a Mirandola riguardano emergenze e operazioni di chirurgia oncologica; il rimanente 97 per cento è costituito da interventi di proctologia (esempio: emorroidi), ernie e colecistectomia (esempio: calcoli).
Relativamente alla dotazione dei posti letto l’Azienda ha già definito un piano per incrementarne il numero, superando le criticità relative agli aspetti logistici e di disponibilità di personale di assistenza.
