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Modena: medici da tutt’Italia a scuola di chirurgia laparoscopica-mini invasiva

Centoquaranta medici provenienti da tutt’Italia hanno assistito in diretta a circa ottanta interventi di chirurgia laparoscopica e mini invasiva eseguiti presso l’Unità operativa di Chirurgia generale del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena, diretta dal professor Gianluigi Melotti.


L’evento, iniziato il 31 marzo e che si concluderà domani 10 aprile, è articolato in tre parti (chirurgia di base, avanzata e dei difetti della parete addominale) e si svolge nell’ambito della Scuola speciale Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri italiani) di chirurgia laparoscopica e mini-invasiva che ha 42 centri in Italia ed ha la sua direzione presso la Chirurgia del Nuovo S. Agostino-Estense.

I corsi, straordinari anche per le soluzioni adottate nella trasmissione delle immagini, sono stati realizzati anche grazie al progetto di ingegneria clinica che sfrutta il potenziale della fibra ottica. In particolare, è possibile trasmettere, in diretta e con una definizione altissima, le immagini dell’intervento nella meeting room del nosocomio modenese, offrendo all’osservatore un’esperienza visiva molto vicina a quella dell’èquipe operatoria.

L’esperieza maturata in questo ambito chirurgico dall’équipe diretta dal professor Melotti è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale e l’Unità operativa di Chirurgia del S. Agostino-Estense è diventata un centro di riferimento per la formazione dei chirurghi provenienti da tutto il mondo. La laparoscopia è una tecnica che permette di raggiungere l’organo da operare attraverso incisioni molto piccole, ma sufficienti a far entrare nell’addome gli strumenti chirurgici miniaturizzati ed una microtelecamera. I vantaggi sono una guarigione più rapida, una migliore risposta immunitaria dell’organismo che quindi reagirà meglio alle terapie che seguono l’operazione.

Ogni giorno sono state allestite due sale operatorie per vari tipi di interventi e sono state presentate le tecniche più sofisticate di laparascopia. Tra i casi più complessi vanno segnaltati quattro interventi per tumore al colon e tre asportazioni di tumori delle ghiandole surrenali. Sono stati trattati anche casi di emergenza urgenza: è stato operato in laparoscopia un paziente arrivato in pronto soccorso a causa di un incidente stradale con una lacerazione del diaframma, poi riparata in laparoscopia. Sono stati realizzati anche interventi di chirurgia robotica praticata con il robot “Da Vinci”, una macchina estrememante complessa in grado di supportare i chirurghi negli interventi di chirurgia mini invasiva, offrendo allo stesso tempo il controllo dei movimenti, la manipolazione dei tessuti e la vista tridimensionale del campo operatorio. Il sistema taduce in tempo reale i movimenti di mani, polso e dita del chirugo, eliminando completamente il tremore. Nell’ambito del corso, con il robot sono stati realizzati due interventi per curare l’acalasia, una patologia molto rara che provoca il restringimento dell’esofago e, quindi, impedisce di mangiare.

Quella che si è svolta i questi giorni nell’ospedale S. Agostino-Estense è solo la prima parte dell’attività formativa. Infatti, dopo questa fase gli allievi dovranno sostenere un’attiva pratica nei centri di riferimento ed a dicembre è previsto un esame finale che si terrà sempre nel Nuovo S. Agostino-Estense. Oltre al prof. Melotti ed a molti medici che lavorano negli ospedali della nostra provincia, sono stati chiamati ad operare i chirurghi più qualificati a livello nazionale in questo settore.

















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