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Confagricoltura Reggio sulle pioppicoltura nelle zone golenali del Po

Secondo Confagricoltura di Reggio Emilia รจ urgente la revisione dei canoni demaniali per la coltivazione del pioppo che riguarda terreni facenti parte delle golene del Po e quindi assogettati ad allagamenti.

Il precedente inizia nel luglio dell’anno 2000, quando per istanza di in gruppo di pioppicoltori di Luzzara, Confagricoltura propose all’amministrazione Comunale un accordo per la gestione pubblico-privata della golena del Po. Si tratta di oltre 600 ettari di terreno in parte pubblico ed in parte privato facenti parte delle golene chiuse ed aperte di Luzzara.
L’accordo prendeva vita dal “Piano delle aree di Rispetto Fluviale dell’Autoritร  di Bacino del Po” che regolamentava la concessione d’uso dei terreni pubblici a precise regole di comportamento ed alla fruizione pubblica dei terreni a fronte Po.

Il settore della pioppicoltura fornisce circa il 45% del legname da lavoro prelevato annualmente dai boschi italiani, occupando una area pari all’1,5% della superficie forestale. Il pioppo รจ coltivato in terreni fertili di pianura e di collina, localizzati prevalentemente nella Pianura Padana. Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna: in queste cinque regioni, secondo le statistiche ufficiali, nel 1996 era concentrato l’86,9% della superficie dei boschi di pioppo ed era prelevato il 98,5% del legname da lavoro di pioppo. Tra le principali cause di instabilitร  che gravano sul sistema pioppo, vi รจ il fatto che, malgrado l’importanza economica della coltivazione del pioppo, il settore manchi di un indirizzo pubblico e soprattutto di una visione strategica di intervento.
Il Comune di Luzzara ha aderito all’iniziativa e a fine 2003 รจ stato stipulato il “Piano di Gestione d’iniziativa pubblico-privata delle Pertinenze Idrauliche in golena destra del fiume Po”, nonchรจ la Convenzione attuativa sottoscritta dai pioppicultori interessati alla gestione di quelle aree.
Si tratta di un progetto fortemente innovativo che ha richiamato l”attenzione dei gestori pubblico-privati di tutto il fronte del Po.
Ma il progetto non ha mai potuto prendere il via perchรจ la Regione nel frattempo aveva deliberato dei “Canoni di concessione demaniali” insopportabili dal punto di vista economico.

Della questione Confagricoltura si รจ immediatamente interessata, investendone il Presidente Errani. Il sindaco di Luzzara ha fatto la sua parte chiedendo la riduzione dei canoni.
La Regione Lombardia ha deliberato per la sua parte e ha giร  provveduto, al contrario dell’Emilia Romagna che non ha fatto nulla e quindi nulla si รจ mosso e gli investimenti sono rimasti al palo, eppure parla di competitivitร  ed efficienza.
















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