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Bologna: ‘Il pane loro’ presentato oggi a Palazzo d’Accursio

E’ stato presentato questa mattina il progetto “Il Pane loro“. Il Settore Cultura del Comune di Bologna, nell’ambito della propria
attività di sostegno alle produzioni teatrali, conferma con questo progetto la particolare attenzione per il teatro civile.

Quando il Centro Mediterraneo delle Arti ha proposto di aderire al progetto “Il pane loro” ,
che già vedeva come coproduttori, la Provincia di Roma, la Regione Puglia e Fillea CGIL, l’assenso del Comune di Bologna è stato immediato, rafforzato dall’opportunità fornita da CGIL Emilia Romagna di inserire l’evento tra le iniziative della Conferenza regionale di Organizzazione che si svolge nei giorni 7 e 8 aprile a Palazzo Re Enzo.

Il progetto, diviso in due fasi, una di produzione di uno spettacolo teatrale e l’altra di sensibilizzazione e informazione, mira con strumenti diversi a riportare al centro dell’attenzione il tema degli incidenti sul
lavoro che nel nostro Paese ha cifre simili ad un vero e proprio bollettino di guerra.
“Il Pane loro” vuole essere una denuncia civile di questa tragica realtà che parte da storie realmente accadute a cavallo del terzo millennio e
vuole descrivere l’esistenza di chi rimane: sono invalidi con gravissime menomazioni e mogli e figli di chi ha perso la vita che fanno i conti con
solitudine e ingiustizie di ogni genere. Ma tra i propositi della rappresentazione c’è anche l’intento di svolgere una azione di coinvolgimento civile, sensibilizzazione sociale e informazione nei confronti delle nuove generazioni che si avvicinano al mondo del lavoro e di chi di questa realtà fa già parte, attraverso iniziative da svolgersi anche sui luoghi di lavoro e nelle scuole.
Lo spettacolo è strutturato sulla ricerca giornalistica di alcuni anni effettuata da Stefano Mencherini che è confluita nel testo “Il pane loro” e che si avvale in aggiunta di sostanziali contributi poetici e drammaturgici (tutti inediti scritti ah hoc sul testo dell’autore) di alcuni tra i maggiori poeti civili del nostro Paese, da Roberto Roversi a Franco Loi, da Alda Merini a Marisa Zoni, da Gianni D’Elia a Attilio Lolini.
I testi che accompagnano le storie dell’atto unico sono trasformati in canzoni da Rodolfo Maltese e interpretati in da Francesco Di Giacomo.

I Partners del Progetto
Partners istituzionali Fillea Cgil, Provincia di Roma (Presidenza del Consiglio provinciale e Assessorato al Lavoro) e Regione Puglia
(Assessorato al Lavoro e Assessorato al Mediterraneo) ne supportano la produzione e/o la diffusione in Italia.

Le locations sono volutamente non convenzionali.
Niente palco, nessun teatro, ma teatro civile che con un testo fatto di storie vere entra nei luoghi di lavoro (porti, fabbriche metalmeccaniche, cantieri…) o in spazi comunque non convenzionali.
















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