“Il buon esito dell’operazione condotta dai Carabinieri di Modena su mandato dalla Direzione Distrettuale Antimafia, conferma due elementi importanti: il primo è che bisogna prestare la massima attenzione a fenomeni di questa natura ed ai rischi potenziali che ne derivano; il secondo è che il territorio modenese dispone degli anticorpi necessari a respingere e debellare attacchi anche di questa portata”.
“I cosiddetti “casalesi” non hanno potuto estendere la propria rete di relazioni e complicità, la loro è una presenza ingombrate, ma non radicata e non protetta. Il tessuto economico modenese ha tenuto sul fronte privato e nel settore pubblico da tempo esistono norme, filtri e attenzioni che di fatto impediscono a chi non ha carte in regola di partecipare agli appalti. L’azione di contrasto delle forze dell’ordine, poi, è stata esemplare.
Questi fattori messi insieme (isolamento, regole e contrasto) sono le garanzie giuste anche per il futuro a patto, è chiaro, che la soglia di guardia rimanga sempre alta e che si riesca a mantenere questa unità di intenti”.