Quasi 430.700 tonnellate di rifiuti urbani prodotte nel 2007, di cui oltre 179.300 raccolte in modo differenziato per una percentuale del 41,6 per cento a livello provinciale che sale ancora rispetto al 39,3 per cento del 2006. I dati sono forniti dall’Osservatorio provinciale sui rifiuti sulla base delle informazioni di Comuni e gestori del servizio Aimag, Geovest, Hera e Sat.
«Con questi risultati – afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – centriamo l’obiettivo del 40 per cento previsto dalla legge per il 2007 ma non quello del 55 per centro, ben più ambizioso, che abbiamo individuato nel nostro Piano rifiuti. Occorre uno sforzo ulteriore da parte degli enti gestori per garantire il raggiungimento di questo obiettivo che, insieme al potenziamento del termovalorizzatore, ci permetterà di ridurre al minimo il ricorso alle discariche. Le diverse performance, superiori al 50 per cento, in diversi comuni ci fanno ben sperare. E’ positivo inoltre che nel 2007 la produzione di rifiuti è risultata sostanzialmente stabile rispetto al 2006».
La raccolta differenziata registra punte superiori al 50 per cento a Bastiglia, Castelnuovo Rangone, Cavezzo, Finale Emilia, Fiorano, Formigine, Maranello, Nonantola (primo con il 61,3 per cento), Novi e Ravarino, mentre in montagna i dati sono sotto la media (30 per cento).
Dai dati emerge anche che Bastiglia è il comune che realizzato l’incremento maggiore (più 13 per cento rispetto al 2006), ottenuto soprattutto grazie alla riorganizzazione della raccolta con il potenziamento delle isole ecologiche (finanziato dalla Provincia) e l’attivazione di servizi domiciliari per utenze non domestiche. In montagna bene anche Prignano che compie un balzo in avanti di oltre nove punti, raggiungendo il 36,7 per cento.
Ma come vengono gestiti i rifiuti nel modenese? Dai dati più recenti su base annua, riferiti al 2006, emerge che il 26 per cento dei rifiuti è stato smaltito in discarica, il 23 per cento nell’inceneritore di Modena, l’11 per cento viene avviato alla selezione nell’impianto di compostaggio di Carpi e il resto al recupero nelle 215 aziende modenesi di riciclaggio dei rifiuti.
Nel modenese la raccolta differenziata è rappresentata soprattutto da rifiuti verdi (20,9 per cento), poi carta e cartone (19,4 per cento) e il vetro (11,8).