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‘TanExpo Design’: il corredo funebre ha il tocco d’artista

Tanexpo non è solo la più grande rassegna italiana, e tra le più grandi a livello internazionale, dedicata agli articoli funerari e cimiteriali, ma è anche fucina di nuove idee e spunti artistici come dimostrano la mostra “TanExpo Design” e una retrospettiva che propone le opere realizzate, per la scorsa edizione, da progettisti di primo piano.


Scopo fondamentale di “TanExpo Design” è stata l’affermazione del ruolo propositivo di Tanexpo che, appunto, non si limita ad essere una semplice vetrina di prodotti, ma si conferma uno spazio delle idee dove si incontrano il mondo del design con quello della produzione.

A confrontarsi con una tematica insolita, quella del corredo funebre per i loculi, sono stati chiamati importanti progettisti. Ad accettare la sfida di realizzare vasi portafiori, portalumi, lampade, portaritratti, cornici, iscrizioni e altri ornamenti sono stati: Nicola Adami, Maria Chiara Baldan, Roberto Blanzieri, il pool che compone Design Juice Studio, Lissi-Mornata Architetti, Alessandra Vincenti e Paolo Zani. Ad averne realizzato i prototipi sono state le alcune aziende che partecipano a questa edizione di Tanexpo: Bertolotti, Biondan, Pilla, Stone Italiana e Vezzani.

I loculi e il corredo tombale sono stati rivisitati dai creativi alla luce di una nuova sensibilità che assegna a questi prodotti un ruolo non solo funzionale ma anche emotivo, capace di farli uscire dai modelli finora concepiti. Dunque i progetti presentati a “TanExpo Design” sono stati completamente ripensati, sia nei materiali che nelle forme, partendo dal significato che hanno acquisito oggi. I prototipi in mostra costituiscono, infine, il punto di arrivo di una ricerca che ha coinvolto designer ed aziende desiderose di affermare l’eccellenza dell’italian style anche in questo particolare settore.

A “TanExpo Design” hanno partecipato anche quattro scuole superiori, i cui allievi hanno accolto con entusiasmo la sfida lanciata loro dagli organizzatori di ripensare l’urna cineraria alla luce di una sensibilità nuova che assegna a questa suppellettile un ruolo non più solo funzionale ma anche emotivo.

Le scuole coinvolte nel progetto sono: l’Istituto Statale d’Arte “Ballardini” di Faenza (Ra); l’Istituto Statale d’Arte “Chierici” di Reggio Emilia; l’Istituto Statale d’Arte di Gargnano (Bs) e l’Istituto Statale d’Arte “Grue” di Castelli (Te).

A Tanexpo, infine, viene proposta anche una retrospettiva sull’urna cineraria nel cui ambito verranno riproposte le opere realizzate per l’edizione 2006 del Salone da Claudio Palmi Caramel, Design Juice Studio e Mario Vinello.
















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