Non è stato il vento che soffiava sulla città a far cedere parte del telo di copertura della Torre della Ghirlandina, e neppure il materiale utilizzato o un montaggio difettoso.
I tecnici e ingegneri del Gruppo Masserdotti, azienda appaltatrice del lavoro, con anni di esperienza in questi interventi complessi (basti ricordare il Palazzo Ducale di Venezia o la facciata della Cattedrale di Noto) e particolarmente attenta alle diverse problematiche, dalle possibili condizioni meteorologiche alla struttura di supporto, subito intervenuti, hanno individuato le vere cause del cedimento.
“La relazione restituitami dal mio staff – afferma Andrea Masserdotti, Presidente della società omonima – ha rilevato che, a installazione ultimata, per proteggere da eventuali schizzi d’acqua o dal materiale per il restauro in corso, sono stati applicati da terzi all’interno del ponteggio, e senza che ne fossimo informati, dei teli bianchi ancorati con del filo di ferro agli anelli del nostro telo stampato, e legati allo stesso ponteggio, creando un corpo unico.
Questo ha neutralizzato completamente la necessaria elasticità”.
“La rigidità causata dal filo di ferro, e il proseguo del susseguirsi nel tempo dello sbattimento da colpi di vento, anche di media forza, ha così portato alla lacerazione del materiale”.
L’azienda ha immediatamente provveduto alla riparazione del telo che verrà installato nella giornata di domani con un intervento deciso di eliminazione di tutte le potenziali problematiche di mancato pensionamento presenti, oltre a verificare attentamente lo stato dell’intera struttura, onde evitare qualsiasi ulteriore possibile danno.
