La “Sinistra Democratica” i “Verdi” ed il “Partito della Rifondazione comunista” per la “Sinistra l’Arcobaleno” di Sassuolo, propongono un nuovo progetto per la mobilità di merci e persone nel comprensorio delle ceramiche.
Un progetto che riteniamo ambientalmente sostenibile e che indica priorità e soluzioni.
Le ragioni per cui “Sinistra L’Arcobaleno” di Sassuolo è contraria alla realizzazione della BRETELLA BRENNERO-SASSUOLO sono:
perché è una scelta sbagliata che nulla risolve dei problemi relativi alla movimentazione merci nel comprensorio di Sassuolo.
I problemi riguardano soprattutto le migliaia di spostamenti giornalieri dei Tir dentro il territorio per il carico e lo scarico delle merci e non quelli riguardanti il raggiungimento dei confini del territorio stesso.
Non è diminuendo di 10 minuti la durata del viaggio dei camions dall’europa del nord, dalla Francia o dalla Spagna, al comprensorio di Sassuolo, che si danno risposte serie alle difficoltà.
Al contrario servono innovazione e nuove regole nella logistica: per esempio realizzare i transit points (come già proposto dal Comune di Sassuolo: non se ne è fatto nulla sinora per la miopia di Assopiastrelle) presso i quali, in diversi punti del comprensorio, concentrare i movimenti di scarico e carico merci, razionalizzando e risparmiando così migliaia di passaggi inutili ed altamente inquinanti dei Tir;
perché l’utilità di qualsiasi nuovo asse viario deve essere valutata nel contesto del sistema della mobilità di merci e persone delle due provincie di Modena e Reggio Emilia, nonché della loro sostenibilità ambientale.
Da questo punto di vista è del tutto evidente che le priorità oggi sono altre:
o completamento pedemontana Dinazzano-Casalecchio,
o completamento complanare sino al casello di Modena Sud,
o ristrutturazione svincolo di uscita di Modena Nord e suo miglior collegamento con Dinazzano e con Marzaglia,
o potenziamento scalo di Dinazzano e aumento delle quantità di merci su rotaia.
Si realizzino queste opere, poi si vedrà quanto la bretella sia del tutto inutile e fuori tempo.
perché è un’idea nata 30 anni orsono.
che non ha più rapporto con la realtà e che provocherebbe, se realizzata, un grave degrado ambientale;
perché questa proposta trova l’accordo di molti imprenditori locali.
Anche se non abbiamo alcuna traccia in dichiarazioni pubbliche in questo senso.
PERCHE’ SOPRATTUTTO
Bisogna uscire dalle semplici e sterili contrapposizioni “bretella si – bretella no” e contribuire a definire le linee di un progetto generale per il distretto ceramico che comprendono:
• occupazione
• investimenti
• mobilità
• stato sociale
• concorrenza internazionale
• futuro del settore ceramico
• ruolo dei lavoratori e lavoratrici
• sostenibilità del sistema
• legalità e infiltrazioni criminali.
Smetterla quindi con le discussioni di bandiera, affrontare i grandi problemi, assieme a quelli della mobilità, che affliggono il comprensorio ceramico.
Questa è l’invito che rivolgiamo a tutte le forze politiche, economiche e sociali, anche a quelle che – per comprensibili, ma sbagliate ragioni di bottega – continuano a sostenere l’insostenibile: che la bretella rappresenta il toccasana dei problemi del settore.
Nella realtà il comprensorio ceramico è sfidato da cambiamenti profondi, già in atto, che rendono del tutto differenti dal passato i termini delle questioni.
Proponiamo di valutare la possibilità che Sassuolo possa divenire il centro mondiale di scambio, dell’impiantistica e del disegno della ceramica.
Sinistra L’Arcobaleno – Sassuolo