Cinque importanti eventi caratterizzeranno il prossimo mese di aprile per riportare in luce il contributo dei cattolici alla guerra di liberazione e la figura del seminarista martire Rolando Rivi.
* Apre nella nostra provincia la grande mostra “Testimoni della verità nell’Italia in guerra”, in programma dal 5 al 17 aprile a Reggio Emilia, presso l’Hotel Posta, e poi a Vetto d’Enza, dal 19 aprile al 4 maggio, presso la Sala della Comunità Don Costi, con ingresso gratuito e con la possibilità di visite guidate gratuite per le scuole e per gruppi di adulti.
La mostra intende far conoscere, in particolare ai giovani, con un approccio innovativo e coinvolgente, attraverso le testimonianze dei protagonisti e le immagini degli eventi, alcuni aspetti della Resistenza e del ritorno alla democrazia nel nostro Paese, al termine della seconda guerra mondiale, superando le letture ideologiche, i miti e le censure con cui questi eventi sono stati spesso presentati. In particolare si vuole mettere in luce il contributo originale dato dai partigiani cattolici alla liberazione con la pratica della “Resistenza carità”, cioè un modo nuovo e più umano di vivere questo drammatico momento storico, a partire da luoghi di amicizia tra laici e consacrati, opponendosi a ogni ingiustizia, affermando la libertà come diritto di ogni uomo, riconoscendo la dignità di persona anche agli avversari.
A fianco della componente cattolica si trovano in questo cammino altre componenti ideali del nostro Paese: quella legittimista, quella liberale, quella socialista, quella comunista. In quest’ultima, però, si afferma l’idea della “Resistenza rivoluzione”. La Resistenza cioè vissuta come inizio di un progetto ideologico e violento che considera chiunque si opponga all’ideologia solo come un nemico da abbattere, in nome di una società futura e perfetta da costruire.
La mostra si svolge attraverso tre sezioni percorrendo le quali il visitatore è aiutato ad addentrarsi sempre più, dal generale al particolare, negli eventi di quel periodo, sino all’incontro diretto con un protagonista. Un giovane martire la cui vicenda personale sintetizza i valori ideali, la violenza subita dall’ideologia e il destino di verità cui ogni uomo è chiamato.
Nella prima parte della mostra si disegna il quadro d’insieme. Si racconta, a partire dal luglio 1943, il dramma vissuto dal popolo italiano in un Paese dilaniato dalla guerra civile e diviso tra alleati e occupanti nazisti; si delineano le origini della Resistenza; se ne presentano le componenti ideali; si approfondisce il contributo originale dato dai partigiani cattolici. Si spiegano poi le ragioni del protrarsi delle violenze anche a guerra finita.
Nella seconda parte si entra nel vivo di un territorio particolarmente significativo, dove valori ideali e violenza ideologica si sono manifestati in modo più intenso. Attraverso le parole, le testimonianze, le lettere, i documenti dei protagonisti, si rivive il nascere della Resistenza cattolica a Reggio Emilia, il suo modo di operare e di rapportarsi con il popolo, il confronto con visioni contrastanti. Nel racconto della loro amicizia tornano a vivere grandi figure come il Comandante Carlo, Giorgio Morelli, Don Giuseppe Iemmi, Pasquale Marconi.
Nella terza parte il visitatore è guidato all’incontro con Rolando Rivi, seminarista quattordicenne di San Valentino (RE), amico delle Fiamme Verdi, ucciso dai partigiani comunisti per la sola colpa di vivere con gusto la propria identità, di voler portare l’abito talare e di guidare gli altri giovani alle idee cristiane. A oltre 60 anni di distanza, però, la brutale violenza dell’ideologia, che tentò di cancellare Rolando Rivi, “domani un prete di meno”, viene contraddetta dal fiorire di grazie per l’intercessione del seminarista martire, dal nascere di vocazioni per il suo esempio, dall’aggregarsi di un popolo attorno alla sua figura, mentre per Rolando è in corso il processo di beatificazione.
* Il processo per la beatificazione del Servo di Dio Rolando Rivi. Chiusa a Modena il 24 giugno 2006 la fase diocesana, presso la Congregazione per i Santi di Roma si è già svolta in modo positivo la prima parte della causa romana. Nello scorso mese di novembre, infatti, è stato firmato il Decreto di validità. Questo significa che il processo diocesano è avvenuto nel pieno rispetto delle norme fissate dalla Santa Sede. E’ un passo importantissimo che apre le porte alla parte conclusiva del percorso romano. Nello scorso mese di febbraio Padre Cristoforo Bove è stato nominato dalla Congregazione delle Cause dei Santi relatore della causa di Rolando. Egli condurrà la redazione della “Posizione del martirio” del Servo di Dio. E’ uno studio volto a dimostrare che Rolando fu veramente ucciso in “odium fidei”. La “Posizione del martirio” verrà poi sottoposta ai teologi per il giudizio finale.
* La grande Mostra verrà accompagnata da due convegni. Il primo è in programma il 4 aprile alle ore 21 presso l’Aula Magna dell’Università di Reggio Emilia. Avrà come tema “I testimoni contro i totalitarismi”, cioè le grandi figure che nel secolo scorso si sono opposte alle ideologie del male pagando spesso questa scelta di libertà con la vita. Tra i protagonisti della serata Andrea Caspani, storico, docente all’Università cattolica, direttore della rivista Linea Tempo, e Gabriele Nissim, scrittore ebreo, autore del libro “Una bambina contro Stalin”, animatore del Tribunale del bene per mettere in luce le molte persone comuni che, spesso in modo silenzioso, ma non meno prezioso, si opposero al terrore omicida.
Il secondo convegno si svolgerà domenica 20 aprile a Vetto d’Enza, comune di nascita di Pasquale Marconi, alle ore 16 presso la Sala comunale polivalente. Tra i protagonisti Danilo Morini, storico e presidente dell’Associazione liberi partigiani, e don Raimondo Zanelli, che nel 1945, giovane seminarista, trovò sul monte Fosola il corpo del suo parroco don Giuseppe Iemmi crivellato di colpi e decise diventare sacerdote al suo posto. Al centro dell’incontro le grandi figure dei partigiani cattolici, come Giorgio Morelli, nome di battaglia il Solitario, giornalista, fondatore e direttore dei periodici La Penna e La Nuova Penna, che pagò con la vita il suo amore per la verità e l’aver denunciato gli eccidi e le epurazioni del dopoguerra.
* Domenica 13 aprile, in occasione del 63° anniversario del martirio del Servo di Dio Rolando Rivi, si svolgerà una giornata di commemorazione. A Piane di Monchio (Modena), sul luogo del martirio, dove il giovane seminarista fu brutalmente ucciso a 14 anni per la sola colpa di guidare altri giovani alla fede cristiana, alle ore 10 vi sarà un raduno con canti e preghiere, cui seguirà alle ore 11 la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale di Monchio, celebrata dall’Arcivescovo di Modena, S.E. Mons. Benito Cocchi.
* La giornata del 13 aprile sarà poi caratterizzata nel pomeriggio, alle ore 15,30, presso l’antica Pieve di San Valentino (Castellarano – Reggio Emilia), da un evento culturale di grande rilievo. Il noto attore Raoul Grassilli interpreterà infatti per la prima volta i dialoghi del Servo di Dio Giovanni Paolo II sui martiri del secolo scorso e sul sangue versato in Piazza san Pietro nell’attentato del 13 maggio 1981. “Agca sapeva come sparare e sparò certamente per colpire. Soltanto, fu come se qualcuno avesse deviato quel proiettile”, afferma in questo dialogo il Papa polacco e aggiunge: “nell’amore che ha la sua sorgente nel cuore di Cristo sta la speranza per il futuro del mondo”.
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