L’acqua è l’elemento dominante, non la si sente solo come mancanza nell’arsura di una savana africana che implora la pioggia, nelle terre aride senza fiumi, ma la si scopre come bene prezioso faticosamente conquistato, nei vecchi pozzi a terrazze e in quelli recentemente costruiti dalle Ong, nei pochi laghi, in una vita che ruota ancora tenacemente intorno ad essa, nel bestiame che si abbevera alle fonti, nelle donne che si lavano e lavano le loro vesti, nelle taniche che, dispensatrici di vita, vengono riempite e poi portate nei villaggi e in città ancora prive di un sistema idrico.
Si intitola “Scritto sull’acqua” la mostra di Uliano Lucas che inaugura oggi presso il castello di Formigine alle ore 11.
Organizzata dal Comune di Formigine e da Vagamondi, grazie al Gruppo Hera, main sponsor dell’evento, la mostra nasce da un progetto condiviso fra Uliano Lucas e Annalisa Vandelli, giornalista che si occupa di tematiche relative all’Africa.
Un romanzo breve e un lungo reportage fotografico raccontano la vita delle popolazioni seminomadi del Borana, regione etiope segnata dalla cronica carenza idrica. Lo fanno abbandonando la formula del tradizionale report di informazione e denuncia, per tratteggiare con semplicità e delicatezza il ritratto di un mondo in cui è ancora la natura a dettare i tempi e i modi dell’esistenza. Con uno stile niveo che entra in una storia e lascia che essa parli di sé, mostrano dall’interno, con gli occhi e il sentire di chi ne è parte, il senso del tempo e della natura di queste comunità, il loro rapporto con l’esistenza e con Dio, il radicamento nella tradizione e il confronto con i primi segni della modernità, le forme della socialità, la dignità di una cultura e di una vita che continua a dispetto della disarmante precarietà dell’esistenza.
“Liban, ricordati che quando non ci sono le nuvole, il cielo è nudo. Niente può esistere senza i suoi vestiti neri, i mantelli svolazzanti che coprono il suo intimo segreto, quello che fa fiorire la terra, le bestie e gli uomini. La pioggia è vita e la vita non è mai abbastanza”, scrive Annalisa Vandelli nel suo racconto.
In un’epoca che vede messi in discussione funzioni e stili del classico reportage, una giovane giornalista e un fotoreporter protagonista del fotogiornalismo italiano ci invitano, con le loro scelte narrative, ad una riflessione innanzitutto interiore su un bene in Occidente ormai dato per scontato, sul rapporto fra l’uomo e il suo ambiente, sulla sua percezione della realtà, sulle scelte di vita che il nostro tempo sta compiendo.
Questo messaggio non poteva non essere raccolto da Hera, per la quale la salvaguardia delle risorse e la tutela dell’ambiente rappresentano linee strategiche. E proprio coinvolgendo il mondo dell’arte, particolarmente capace di suscitare attenzione e riflessione nel pubblico, l’azienda ha voluto recentemente dare vita a varie occasioni di sensibilizzazione sul tema della risorsa idrica, tra cui rientra anche questa esposizione.
La mostra fa parte dell’iniziativa “Più o meno: Acqua!”, che si terrà a Formigine il 29 e il 30 marzo 2008, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. La presentazione del romanzo “Scritto sull’acqua” è prevista per sabato 29 marzo alle 17. Alla presenza degli autori, verranno letti brani dall’attrice Lucia Pantano, con le musiche di Anna Palumbo.
La mostra rimane aperta fino al 13 aprile 2008 con i seguenti orari di apertura: sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00. Il 23 e il 24 marzo: 15.00 – 19.00. L’ ingresso è gratuito. Per informazioni: 059 416185.