Il Quartiere Saragozza chiede al Comune di Bologna di sponsorizzare l’acqua “del sindaco”; cioè l’acqua del rubinetto perchè “buona, ontrollata, comoda e poco costosa”, mettendo al bando l’acqua minerale.
Tramite l’assessorato al Commercio, Palazzo d’Accursio viene infatti invitato a sollecitare
bar e ristoranti a mettere i loro clienti “nella condizione di scegliere se consumare acqua minerale o proveniente dall’acquedotto comunale, preferibilmente collocando sul tavolo una caraffa con questa acqua” municipale.
Insomma mettere in tavola l’ “acqua del sindaco”.
I locali che già offrono questa scelta andrebbero poi censiti per poter rendere nota questa loro
disponibilità, “incentivando e premiando questa loro scelta in favore dell’ambiente”, dice ancora il Saragozza.
Per dare il buon esempio, la circoscrizione invita fin da subito il Direttore di Quartiere “a evitare, per quanto possibile, e comunque allo stretto necessario, l’utilizzo di acqua minerale per le attività del Quartiere e del Consiglio”.
E’ tutto scritto in un Ordine del giorno approvato dal Consiglio del Saragozza e subito salutato con entusiasmo tra le fila degli ambientalisti.
Il documento è stato approvato dal centrosinistra, il centrodestra si è astenuto.
Nel dispositivo finale del documento si invitano anche Sindaco, Giunta (in particolare l’assessore all’Ambiente), a promuovere, in collaborazione con Hera, campagne informative e per incoraggiare l’uso dell’acqua di rubinetto che “è buona, controllata, comoda e poco costosa”; magari creando anche una “Carta di identità
dell’acqua”.
Anche i vertici di Palazzo D’Accursio sono poi
invitati a bandire la minerale a dalla “normale attività istituzionale, come già avviene in altri Comuni”.