La pasta che verrà distribuita venerdì 21 marzo in occasione della “giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” nei menù degli ospedali Maggiore e Rizzoli è di semola da agricoltura biologica, prodotta, nel rispetto della tradizione dei pastai siciliani, da Cooperative sociali che aderiscono a “Libera Terra”.
La stessa iniziativa è stata realizzata il 17 marzo per le scuole di Bazzano e di Loiano.
Sulle terre confiscate alla mafia, in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio, Cooperative sociali “Libera Terra” formate da giovani, producono prodotti tipici locali come pasta, olio, legumi, vino, farina, passata di pomodori e ortaggi, frutto del lavoro di chi si impegna in favore della legalità e della giustizia sociale.
L’iniziativa è promossa da CIR food che gestisce il servizio di ristorazione dell’Azienda USL di Bologna e dello IOR.
Complessivamente verranno prodotti con la pasta di Libera Terra 3.500 primi piatti asciutti che verranno serviti agli ospiti degli ospedali e agli operatori che usufruiscono della mensa, circa 3 quintali di pasta.
Il 21 marzo, primo giorno di primavera, già da anni, è stato scelto per dedicarlo al ricordo di tutte le vittime delle mafie italiane.
LIBERA, con il coordinamento di oltre 1200 associazioni, gruppi, scuole e altre realtà territoriali, tra cui Libera Terra è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale.
La ristorazione è un servizio che parte dal cibo ma arriva a coinvolgere molto altro.
Alimentazione e salute, impatto sull’ambiente, aspetti legati alla sfera della socialità e delle relazioni, sono temi che vanno considerati nell’organizzare un servizio di ristorazione attento agli effetti delle sue scelte.
L’Azienda USL di Bologna, con una produzione di quasi 3 milioni e 300 mila pasti all’anno, lo sta facendo con un servizio di ristorazione aziendale, per gli ospiti e il personale. Il progetto coinvolge anche l’Istituto Ortopedico Rizzoli e la refezione scolastica dei comuni di Bazzano e Loiano.
Il servizio di ristorazione ospedaliera dell’Azienda USL di Bologna, affidato a CIR food di Reggio Emilia offre prodotti biologici come latte, legumi, frutta e verdura, pasta di semola, riso, cereali come orzo e farro e pollo, prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) della regione Emilia Romagna e prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta) e, come nel caso dell’iniziativa I sapori della legalità, prodotti che abbiano un chiaro significato di sostenibilità sociale.
Sul piano della sostenibilità ambientale ad esempio CIR food si impegna, in via sperimentale per il territorio di Loiano, a utilizzare i prodotti locali (carni di vitellone, pecorino stagionato, ricotta vaccina, ciliegie, ecc.) attraverso convenzioni con fornitori della zona, in un processo che in termini di sostenibilità ambientale si definisce di “filiera corta”. Dunque distanze più brevi da luogo di produzione a luogo di consumo e meno soggetti impegnati nella filiera, con evidenti effetti sull’ambiente. Stesso principio per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti organici, trasformati in composti da utilizzare per concimare.