Si rinnova oggi, giovedì 20 marzo, la tradizionale giornata del “Giovedì Santo”, un appuntamento che Sassuolo vive da sempre come un mix tra fede e commercio. La parte commerciale si svolge tutta tra via Rocca e piazza Martiri , dove si potranno trovare le “roccheggianti” con i tradizionali “Tiramolla”, un dolce di zucchero tagliato a pezzetti.
La parte più legata alla fede, che da l’avvio al triduo pasquale, invece, si articola lungo tutta la giornata, nelle chiese della città, ed ha il suo culmine con la solenne processione del “Sacro Tronco” alla sera.
La processione inizia alle ore 20,45 e il percorso vedrà come al solito interessate: piazzale Della Rosa, via Rocca, piazza Martiri Partigiani, viale San Giorgio, via Crispi, via Menotti, piazzale Teggia, via Farosi, via Mazzini, viale XX Settembre, via del Pretorio, via Clelia, piazza Martiri Partigiani, piazzale Roverella, via Racchetta e ritorno in piazzale Della Rosa.
Fu Clelia Farnese, dopo aver sposato Marco Pio, signore di Sassuolo, a portare con sé gli statuti e le tradizioni dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso di San Marcello in Roma, e a voler replicare le procedure da essa attuate tramite la Confraternita sassolese, compresa la processione. Il crocefisso è stato rinvenuto in Turchia da Marco Pio di Savoia e portato a Sassuolo nel 1500. Verso la metà del ‘500 venne demolita la vecchia cappella attigua al castello ed iniziarono i lavori di costruzione della chiesa di San Francesco, che custodisce da allora il Santo Tronco. Si deve a Francesco I d’Este l’attuale decorazione, elogio dinastico della famiglia estense. I riferimenti alle virtù ed alle vicissitudini degli estensi sono molteplici, basti ricordare che Alfonso II, padre di Francesco, divenne frate dopo la morte dell’amatissima moglie, abbandonando ricchezze e poteri della vita terrena, proprio come San Francesco.