Nasce il nuovo contratto collettivo nazionale della ceramica, strumento normativo ed economico che regola le relazioni industriali per l’intera industria italiana, che comprende ora i comparti delle piastrelle di ceramica, della ceramica sanitaria, delle stoviglie e ceramica ornamentale, dei materiali refrattari, della ceramica tecnica e dei tubi in gres. Un nuovo contratto che interessa circa 38.000 addetti presenti in tutt’Italia, anche se con una marcata presenza in diversi distretti produttivi.
La delegazione imprenditoriale, guidata dal Presidente delegato alle Relazioni Sindacali ing. Enzo Mularoni, ed i rappresentati delle organizzazioni nazionali della categoria –Alberto Morselli della Filcem-Cgil, Sergio Gigli della Femca-Cisl e Augusto Pascucci della Uilcem-Uil assistiti dai segretari di comparto Francesco Fontanelli, Angelo Colombini e Massimo Chiacchiararelli – hanno siglato, nel pomeriggio di venerdì 14 marzo presso la sede di Sassuolo di Confindustria Ceramica, l’accordo di armonizzazione tra il CCNL delle piastrelle e refrattari e quello dei nuovi settori entrati nell’Associazione dal 1° gennaio 2007.
Tra gli elementi di rilievo: la durata che viene portata da 24 a 30 mesi, l’individuazione di Foncer come fondo chiuso di previdenza complementare per tutti i comparti (che comporta il trasferimento da Fonchim a Foncer delle posizioni dei dipendenti del comparto ceramico) incrementando così i livelli di adesione a Foncer che si avvia così a raggiungere i 20.000 aderenti, la definizione di clausole relative all’assistenza sanitaria integrativa. Sul versante economico, l’accordo prevede un aumento a regime di 116 euro, in linea con l’accordo interconfederale 23 luglio ‘93, che viene spalmato in tre tranche contrattuali (1° gennaio 2008, 2009 e 2010).
“Esprimo grande soddisfazione sia per i risultati raggiunti, in linea con gli obiettivi prefissati, che per la qualità delle relazioni industriali – ha dichiarato a margine dell’incontro Enzo Mularoni –. Mi preme sottolineare anche la condivisione, da parte dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, degli obiettivi e dell’importanza del processo di armonizzazione dell’intero settore ceramico, che ci ha visti tra i primi in Italia realizzare questo percorso in tempi brevissimi. Risultato ancor più significativo se si pensa al difficile momento congiunturale che le nostre aziende stanno vivendo. Auspico che l’attenzione e la sensibilità fin qui dimostrata dal sindacato possa essere foriera, per l’imminente rinnovo del biennio economico delle piastrelle, di una chiusura della tornata contrattuale addirittura prima della scadenza del 30 giugno prossimo. Sarebbe un positivo ed importante segnale per l’intero settore”.