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Tre Ordini del Giorno nel Consiglio comunale del 6 marzo a Carpi

Nel corso del Consiglio comunale di giovedì 6 marzo sono stati discussi tre ordini del giorno. In primis è stato presentato dal consigliere della Leganord Argio Alboresi un documento sulla mendicità a Carpi, che richiedeva alla Giunta comunale un’ordinanza che imponesse alla polizia municipale di controllare i finti poveri che arrivano la mattina in treno e battono il centro e i negozi mettendo in difficoltà cittadini e commercianti, soprattutto questi ultimi che non sono tutelati.

Ad Alboresi ha risposto l’assessore alle Polizia locale Carmelo Alberto D’Addese che ha ribadito come questi controlli siano in realtà già effettuati, che il giovedì mattina in particolare viene attuato uno speciale servizio al mercato per prevenire fatti illeciti, che nel caso di arrivo di carovane di nomadi le forze dell’ordine provvedono ad accertamenti su persone e veicoli e ha concluso ricordando che l’elemosina non è vietata, ma lo sono alcune modalità di questa. Il capogruppo di Forza Italia Roberto Andreoli ha poi letto alcuni articoli del Regolamento di Polizia municipale sollecitando l’amministrazione a farlo applicare mentre dal canto suo il Sindaco Enrico Campedelli ha poi ribadito che i controlli da parte della polizia locale ci sono e che i cittadini quando vedono qualcosa che non va devono chiamare senza indugio le forze dell’ordine. Massimo Valentini (Prc) ha poi sottolineato come anche a Carpi siano presenti fenomeni di nuova povertà ma che all’atto della richiesta dell’elemosina si può dire no. “Colpiamo i centri criminali ma manteniamo anche un poco di umanità nei confronti di queste persone”. Il documento è stato votato poi dal solo Alboresi, con l’astensione di An, Gci, LtC, Fi e il no dei restanti gruppi presenti in Consiglio.

Roberto Andreoli ha poi presentato un ordine del giorno (votato al termine del dibattito all’unanimità) sul controllo annuale degli impianti termici domestici, nel quale si invitava la Giunta a verificare assieme alle associazioni di categoria la possibilità di concertare un tariffario per questi controlli, omogeneo e il più possibile economico. L’assessore all’Ambiente Mirco Arletti gli ha allora ricordato che un accordo del genere è rimasto in essere, promosso dalla Provincia, tra il 2001 e il 2003 e poi però non più rinnovato, dicendosi disponibile comunque ad un confronto sul tema. E se il capogruppo Pdci Maurizio Battini ha ricordato come il problema sia dovuto al fatto che le case produttrici di caldaie costringono l’utente a servirsi di determinati centri di assistenza, altri consiglieri comunali sono intervenuti per ribadire come si debba fare qualcosa per abbassare i costi di questi controlli, in nome della sicurezza e lavorando di concerto con gli installatori.

Argio Alboresi (Leganord) ha infine presentato in aula un suo secondo ordine del giorno, questa volta relativo alle iscrizioni nel registro della popolazione residente, in pratica richiedendo un filtro maggiore per coloro che dall’estero vogliono venire ad abitare in città. L’assessore ai Servizi demografici Maria Filippi ha spiegato che non ci sono possibilità discrezionali per gli ufficiali di anagrafe e nemmeno per il Sindaco; che l’ufficiale di anagrafe già accoglie, respinge o cancella le richieste di iscrizione usufruendo della collaborazione della Polizia locale, anche respingendole o segnalando a Prefettura, Procura o Commissariato ad esempio in casi in cui va regolarizzata la posizione catastale o ci sono problemi nell’idoneità degli alloggi. “L’iscrizione all’Anagrafe dipende per quanto riguarda questa idoneità dal fatto che vi sia dimora abituale all’indirizzo, documenti d’identità regolari e un permesso di soggiorno regolare, mentre per i cittadini comunitari dipende da un contratto di lavoro o altre forme di sostentamento. L’idoneità dell’alloggio – ha detto Filippi – viene richiesta a Carpi prima del rilascio della carta di soggiorno, quindi quando il cittadino arriva all’Anagrafe il controllo è già stato svolto dagli organi preposti. Ricordo poi che chi trasferisce la residenza invece non deve essere sottoposto a controlli sull’idoneità dell’alloggio. Ai proprietari degli immobili da affittare, a maggiore tutela degli stessi, chiediamo comunque una dichiarazione in cui affermano di sapere che ci sarà questo trasferimento e subentrerà un nuovo inquilino. Ribadisco che noi applichiamo le norme richieste e non possiamo come chiede Alboresi prendere iniziative in sede locale in materia anagrafica”. Alboresi ha ricordato però come in centinaia di comuni del Nord questo avvenga e che quindi è solo la volontà politica del Comune a non permetterlo. Al momento del voto la Leganord ha votato a favore del proprio documento, che ha ottenuto l’astensione di LtC, Fi e An e il voto contrario degli altri gruppi presenti in aula.
















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