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Bologna: la posizione dell’amministrazione comunale su Palazzo Pizzardi

L’Amministrazione Comunale di Bologna, in riferimento alla destinazione di Palazzo Pizzardi a sede degli Uffici Giudiziari, dopo aver inutilmente
atteso le precisazioni da parte dei Magistrati responsabili della procedura seguita, si trova suo malgrado a rettificare le affermazioni fatte e
apparse nei giorni scorsi sugli organi di stampa.


La procedura si è così articolata:
a) in data 25 gennaio 2006 la Commissione Manutenzione per gli Uffici Giudiziari di Bologna, competente in materia, ha espresso parere favorevole al trasferimento a Palazzo Pizzardi;
b) in data 25 settembre 2006 è giunto il parere favorevole da parte di tutti i Presidenti delle sezioni penali e civili del Tribunale di Bologna;
c) in data 4 ottobre 2006 è giunto il parere favorevole al progetto di sistemazione sottoscritto dal Presidente f.f. della Corte d’Appello di Bologna;

d) in data 17 ottobre 2006 è stato ribadito il parere favorevole dal Presidente effettivo del Tribunale di Bologna con richiesta di un referente
tecnico del Comune di Bologna.
Successivamente a tutto ciò è stato sottoscritto il contratto di affitto con la proprietà, allegando allo stesso il progetto di sistemazione condiviso.
Nella fase di ristrutturazione del fabbricato sono state accolte 163 osservazioni ritenute migliorative del progetto già condiviso.

Nel corso di un incontro, promosso dall’Associazione Nazionale Magistrati,
che non rappresenta nella fattispecie l’Istituzione Giudiziaria, ma è organo di rappresentanza di Magistrati – incontro nel quale era stato invitato il Settore Tecnico del Comune di Bologna che, pur non essendovi
ufficialmente tenuto, ma allo scopo di fornire la massima collaborazione, ha aderito all’invito – sono state sottolineate presunte criticità non
evidenziate nelle sedi e dai soggetti competenti. Al termine della riunione, il Settore tecnico del Comune di Bologna si è detto disponibile ad apportare eventuali cambiamenti alle seguenti condizioni:
1) le eventuali modifiche dovevano essere veicolate dagli organi competenti del Tribunale e non potevano stravolgere il progetto già condiviso;

2) il quadro economico dell’intervento doveva rimanere inalterato;

3) i tempi di consegna dovevano essere rispettati.
Tale era e rimane la posizione dell’Amministrazione Comunale, che intende
completare l’investimento nell’interesse della Città.

















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