Dopo lo sciopero spontaneo di oltre 100 lavoratori appaltati presso l’Inalca (Gruppo Cremonini) del 28 febbraio 2008 e dopo un affollatissima assemblea, di sabato 1 marzo 2008, dalla quale è stato approvato un chiaro mandato per chiedere l’immediato ritiro della delibera, che stabiliva una decurtazione salariale di circa il 10% della retribuzione, nella giornata di ieri, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil dei settori alimentaristi e trasporti, hanno effettuato un incontro con la direzione del consorzio PowerLog.
L’incontro non ha prodotto risultati soddisfacenti. Solo generiche disponibilità a regolarizzare le buste paga; azioni che comunque dovrebbero già essere fatte senza accordi sindacali.
I sindacati continuano a chiedere ai Consigli di amministrazione delle Società facenti parte al Consorzio PowerLog (Minerva-Real-Vega-OneCoop) di effettuare un primo atto concreto, utile alla prosecuzione del confronto, per regolarizzare i sistemi retribuitivi (applicazione contrattuale, ratei 13^ e 14^, scatti anzianità, ferie….).
Questo atto, per le organizzazioni sindacali, si identifica nel ritiro o sospensione, da parte dei Consigli di Amministrazione, delle delibere delle assemblee del 26 gennaio e nella restituzione integrale delle quote trattenute ai soci/lavoratori nelle buste paga, sotto la voce “Contenimento costi”.
In caso contrario non ci sarà nessuna possibilità di proseguire il confronto e sarà sciopero.
I sindacati del settore alimentare e degli autotrasporti dichiarano che, se il Consorzio continuasse a mantenere questo atteggiamento poco costruttivo, chiederanno alla stessa Inalca, azienda committente e, per tanto, responsabile in solido, il riconoscimento di trattamenti dignitosi, l’applicazione corretta del contratto nazionale di lavoro che risponde alle mansioni effettivamente svolte e la restituzione di quanto trattenuto in busta paga.