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Tumore al seno: nuova tecnica di radioterapia all’Ospedale Bellaria di Bologna

Irradiazione parziale accelerata della mammella è la nuova frontiera nel trattamento radioterapico del tumore della mammella studiata in via sperimentale in diversi centri italiani nell’ambito di una ricerca coordinata dall’unità operativa di Radioterapia (diretta da Giovanni Frezza) dell’ospedale Bellaria dell’Azienda USL di Bologna.

Lo scopo è diminuire la tossicità dell’intervento radioterapico della mammella e contestualmente ridurre notevolmente i tempi di effettuazione, così da migliorare l’impatto che la terapia produce sulla donna: il trattamento investe una superficie di tessuto più ridotta rispetto alla normale radioterapia e dura fra i 5 e gli 8 giorni contro le 5 settimane richieste dal trattamento tradizionale.
La sperimentazione, avviata nel marzo 2007, sta mettendo a confronto, fino ad oggi, l’esperienza e i risultati clinici di 125 donne sottoposte alla nuova tecnica con quelli di 125 donne sottoposte invece alla terapia tradizionale.

L’Azienda USL di Bologna è attualmente il centro che ha trattato il maggior numero di donne (110) con questa tecnica innovativa. Per questo motivo il gennaio scorso gli operatori che partecipano allo studio sono stati invitati a presentarlo al prestigioso istituto di cura e studio dei tumori Gustave Roussy di Parigi. La proficua e positiva esperienza maturata fino ad oggi dall’Azienda USL di Bologna ha portato l’istituto Gustave Roussy, anch’esso in fase di introduzione di questa tecnica radioterapica nella pratica clinica francese, ad avviare una collaborazione internazionale con gli esperti dell’Azienda USL di Bologna.
Peculiarità dello studio, tra l’altro, è l’approccio multidiciplinare che prevede la stretta collaborazione tra le diverse equipe: Radioterapia, Chirurgia e Fisica Sanitaria dell’Ospedale Bellaria.

I professionisti
Lo studio, coordinato dall’unità operativa di Radioterapia dell’ospedale Bellaria, diretta da Giovanni Frezza, è condotto da 3 giovani professioniste: Antonella Baldissera, Paola Chiovati, Marcella Palombarini.
Giovanni Frezza. Direttore del dipartimento Oncologico dell’Azienda USL di Bologna e direttore unità operativa di Radioterapia, ospedale Bellaria.
Professore a contratto presso la Scuola di specializzazione in Oncologia dell’Università di Bologna, con incarico di insegnamento del corso: La radioterapia delle neoplasie ematologiche.
È membro dell’American Society of Radiation Oncology e dell’European Society of Radiation Oncology.

Antonella Baldissera, ha conseguito la specializzazione in Radioterapia Oncologica presso l’Università di Bologna nel 1996. Dall’ottobre del 1998 è medico alla Radioterapia dell’ospedale Bellaria. E’docente del corso permanente di Educazione Sanitaria rivolto alle donne affette da neoplasie mammarie.

Paola Chiovati, vicentina, 31 anni, si è laureata in Fisica presso l’Università di Padova e nel 2004, nello stesso ateneo, si è specializzata in Fisica Sanitaria. Da metà del 2005 lavora presso Fisica Sanitaria dell’ospedale Bellaria di Bologna. Ha tenuto corsi di formazione sulla tecnica di trattamento sia all’interno dell’AUSL di Bologna sia presso altri centri.
Marcella Palombarini, bolognese, 32 anni, si è laureata in Fisica all’Università di Bologna. Dal 2002 lavora presso Fisica Sanitaria dell’ospedale Bellaria, dove si occupa in particolare di tecniche radioterapiche speciali. Dal 2006 tiene regolarmente dei seminari di Fisica Medica all’interno del corso di laurea specialistica in Fisica dell’Università di Bologna. Nel 2007, ha conseguito la specializzazione in Fisica Sanitaria all’Università di Bologna.
Tutte e tre partecipano a vario titolo allo studio IRMA (studio multicentrico di irradiazione parziale accelerata a fasci esterni nel carcinoma mammario in stadio iniziale). L’esperienza dell’Ausl di Bologna sullo studio IRMA è stata presentata ai convegni e congressi delle principali associazioni internazionali di Radioterapia e di Fisica Medica.
Lo studio di questa tecnica fa parte di un programma pluriennale di ricerca-intervento “Innovazione del trattamento radioterapico del tumore della mammella” (I.R.MA.), sviluppato nell’ambito del Progetto Ricerca e Innovazione dell’Agenzia Sanitaria Regionale dell’Emilia Romagna per l’ottimizzazione dei trattamenti in ambito oncologico. A tale programma partecipano i centri di radioterapia della nostra regione e numerosi altri centri nazionali. Il programma prevede al termine la condivisione sul territorio nazionale dei risultati. L’Azienda USL di Bologna è stata una delle aziende promotrici dello studio e ha contribuito in modo determinante alla stesura del protocollo per l‘irradiazione parziale della mammella.

L’Institut Gustave Roussy (Paris, F)
E’ il più importante centro europeo per la ricerca oncologica e rappresenta un centro d’eccellenza e di riferimento internazionale per la cura dei tumori.
L’istituto, dal 1950 porta il nome dell’anatomo-patologo Gustave Roussy ed è attivo nel campo della lotta al cancro già dai primi anni ‘20.
Attualmente si sviluppa su una superficie di 78.500 m2, è dotato di 440 posti letto e cura più di 40.000 pazienti all’anno.

Perché l’irradiazione parziale della mammella
L’associazione tra chirurgia conservativa e radioterapia rappresenta il trattamento standard nei tumori del seno in fase precoce e richiede generalmente un periodo di circa 5 settimane per completare la radioterapia dopo l’intervento.
Ridurre l’impatto delle terapie sia psicologico sia sulla salute generale delle donne, migliorandone gli esiti e quindi la qualità di vita sono fra gli obiettivi principali sui quali si concentra oggi l’attività di ricerca.

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