E’ disponibile per tutti i cittadini di Maranello un “quaderno” che raccoglie le esperienze di riqualificazione urbana portate a termine nell’ambito del progetto Relemcom. Il documento raccoglie l’esperienza della partecipazione dei Comuni di Sassuolo, Fiorano e Maranello al progetto Relemcom “Recuperare il territorio con le Comunità Locali”, iniziato nel 2006 e conclusosi l’ottobre scorso, finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Grow, dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Emilia-Romagna, per definire progetti innovativi per la riqualificazione di aree industriali dismesse o ambientalmente degradate assicurando la sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle trasformazioni.
Il quaderno è disponibile presso l’URP del Comune di Maranello in Piazza Libertà e presso lo spazio ex Papete in via Vittorio Veneto, all’interno della mostra dei progetti per la nuova biblioteca aperta sabato 8 e domenica 9 marzo.
In termini sociali il progetto Relemcom si propone di individuare criteri e strumenti che garantiscano, attraverso percorsi inclusivi, la partecipazione dei cittadini e dei portatori di interesse pubblici e privati, al processo di pianificazione, con l’obiettivo di individuare nuove funzioni culturali e ricreative a servizio della popolazione urbana. Il Quaderno contiene fra l’altro gli esiti di una interessante ricerca svolta a livello regionale sulle attività di inclusione dei cittadini nei processi di pianificazione, nonché la scheda sui 5 casi di studio presentati dai comuni di Fiorano, Sassuolo e Maranello e sottoposti all’analisi dei partner inglesi, olandesi e polacchi del progetto; sono le aree della Ballarini, di Cisa-Cerdisa a Sassuolo, dell’ex-Ragno e di Motta Sud a Fiorano, della Cemar a Maranello.
Relemcom sta per REclaming Land EMpowering COMmunities ed è compreso nel programma Grow-People-Planet-Profit della Comunità Europea, cofinanziato da Ministero delle Infratture e Regione Emilia-Romagna, che mira a supportare la cooperazione strategica nelle aree tematiche “Crescita verde” (ambiente), “Crescita economica” (ricerca, tecnologica, imprenditorialità), “Crescita complessiva” (occupazione ed inclusione sociale), verso l’implementazione congiunta delle agende di Lisbona e Goteborg e nel rispetto del Protocollo di Kyoto.
Ovvero: come superare le ferite nel territorio composte da aree senza più una identità e un utilizzo, abbandonate e ambientalmente invasive, riconquistando la loro centralità con progetti che siano sostenibili, innovativi, capaci di favorire l’occupazione e l’inserimento sociale, partecipati e condivisi.
In estrema sintesi: trasformare un problema in una risorsa e l’abbandono in nuova “ricchezza”, operando con una comunità consapevole.
A Relemcom hanno partecipato 4 regioni europee: South East England (Gran Bretagna), Emilia-Romagna, Noord-Brabant (Olanda) e Malopolska (Polonia).
Sassuolo, Fiorano Modenese e Maranello stanno vivendo la nuova stagione urbanistica legata all’approvazione degli strumenti di programmazione, in base all’innovativa legge n. 20/2000 della Regione Emilia-Romagna, con una nuova e più stretta collaborazione che supera le logiche di campanile per prendere atto che il distretto ceramica è nei fatti un unica città, per omogeneità urbanistica, sociologica e culturale. Insieme hanno perciò voluto approfondire anche i temi legati al recupero delle aree industriali dismesse, confrontandosi con altre realtà europee, grazie al progetto Relemcom, non solo sulle soluzioni che si stavano adottando, ma soprattutto sulle modalità di coinvolgimento dei cittadini perché lo sviluppo sostenibile e la partecipazione democratica sono strettamente connessi se non interdipendenti.