Occorre garantire il rilascio del permesso di soggiorno a tutti i lavoratori per i quali sono state presentate le domande da parte dei datori di lavori sulla base del decreto flussi del 2007. Lo chiede la Consulta provinciale per l’immigrazione che si è riunita nei giorni scorsi.
«A fronte di oltre 19 mila richieste – spiega Fabio Mosca, presidente della Consulta, organo consultivo della Provincia sui temi dell’immigrazione – i posti disponibili nel modenese sono solo 2.500. Il Governo, attraverso il nuovo decreto flussi del 2008, deve estendere a tutti la possibilità di lavorare regolarmente come peraltro chiedono i datori di lavoro. Un provvedimento come questo permetterebbe a tanti immigrati di uscire dalla condizione di clandestinità».
Per porre fine, inoltre, a quella che Mosca definisce «una vera e proprio odissea alla quale sono sottoposti datori di lavoro e immigrati per ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno», la Consulta chiede di trasferire le competenze burocratiche relative ai permessi dalle Questure ai Comuni allo scopo di snellire le procedure.
Nel corso della seduta, la Consulta ha preso in esame anche la proposta di Piano provinciale per l’integrazione delle donne immigrate giudicandolo «adeguato per affrontare in modo giusto questo problema, perché l’immigrazione è un dato strutturale della nostra società che va governato fuori dalle logiche dell’emergenza».
Il Piano propone una serie di interventi e politiche trasversali per favorire l’integrazione delle donne che sono il 47 per cento del totale delle persone immigrate. Sempre più impegnate nei servizi domiciliari di cura, le donne straniere però sono attive anche in altri ambiti lavorativi. Delle oltre 2 mila imprese individuali avviate da immigrati nel modenese, per esempio, quasi 500 sono gestite da donne.