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Ceramic Tiles of Italy_Architectural Food: triennale a Milano

La ceramica italiana torna in Triennale in occasione del Salone del Mobile 2008, dopo il progetto Guscio di Mario Botta e dei designers che, lo scorso anno, diedero vita a sit_down_please. Ceramic Tiles of Italy_Architectural Food è la mostra di immagine promossa da Confindustria Ceramica ed organizzata da Edi.Cer. spa all’interno di uno spazio curato da Aldo Colonetti con l’allestimento di Origoni & Steiner.

L’evento mette al centro due aspetti fondamentali del materiale ceramico: la produzione industriale, fondata sull’innovazione sia prestazionale che estetica, e la flessibilità interpretativa di alcuni designers che, utilizzando prodotti di serie, interpretano il tema del cibo, uno dei grandi valori del Made in Italy. Sono otto soluzioni, molto diverse tra loro, ma tutte con un elemento comune: oggetti, ospitali e accoglienti, che descrivono creativamente la tradizione del cibo soprattutto italiano. Interessante è il lavoro svolto dai progettisti Adriano Design, Enrico Azzimonti, Odoardo Fioravanti, Nicola Gallizia, Lorenzo Gecchelin, Luca Nichetto, Matteo Ragni, Maurizio Sala e delle aziende ceramiche che hanno partecipato all’evento: Casalgrande Padana, Emilceramica, Etruria design, Edilcuoghi Ceramiche, Florim, Majorca, Marazzi e Ragno.
Il progetto si avvale poi della collaborazione di Giacomo Mojoli, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche – Pollenzo (Slow Food), per quanto riguarda la scelta di particolari prodotti gastronomici del “territorio”, che verranno offerti ogni sera dalle ore 19.00 alle 20.00 negli AperiTiles dal 17 al 20 aprile. Anche il cibo ha una sua architettura: la ceramica, con la propria flessibilità compositiva, è in grado di mostrare soluzioni nuove e originali rispetto ai luoghi e agli spazi del consumo alimentare.
Ceramic Tiles of Italy, in virtù delle sue radici dimostra di essere in grado di interpretare nuovi riti di consumo, mantenendo la propria dimensione industriale di grande serie. Per usare un famoso concetto dell’estetica del ’900, la ceramica italiana è una sorta di “opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica”, così scriveva Walter Benjamin negli anni ’30.

“Oggi operiamo tra il mondo della produzione industriale e la necessità di disegnare forme e oggetti – afferma Aldo Colonetti – che parlino al cuore e alla ragione di ciascuno di noi: Ceramic Tile of Italy_Architectural Food è un progetto che desidera declinare cultura industriale e tradizioni culturali del nostro Paese, senza dimenticare la dimensione estetica”.

















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