Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo ha scoperto, in un officina di Licata, nell’agrigentino, una falsa Ferrari F360 pronta per la vendita a un prezzo d’occasione: 20 mila euro. Nell’ambito della stessa indagine, in diverse città italiane, tra cui Asti, Casale Monferrato, Milano, Prato, Taranto e Crotone, le Fiamme gialle hanno posto i sigilli ad altre sei false ‘rosse’ di vari modelli pronte per la consegna e sette in corso di costruzione. Otto le persone denunciate per associazione a delinquere, truffa, contraffazione, frode e ricettazione.
Tra gli indagati anche un rivenditore di auto di Trento ed i titolari di alcuni siti internet.
Oltre alle auto gli investigatori, che hanno potuto contare sulla collaborazione della casa di Maranello, hanno scoperto e sequestrato alcuni pezzi di ricambio originali, come marchi, cruscotti e volanti, ed altri in vetroresina riprodotti come cofani, portiere e paraurti. Secondo gli investigatori erano pronti per la vendita ad officine che poi avrebbero provveduto all’assemblaggio su chassis di auto per lo più americane.
Negli ultimi anni sono state trovate decine di falsi. Il quantitativo più consistente è quello scoperto nel cuneese nel 1985, quando furono sequestrate ben 50 Ferrari, perfette imitazioni della mitica Gs del ’62.
Nel 2000 la Casa di Maranello citò in giudizio un carrozziere dell’Oregon, negli Usa, che nella sua officina avrebbe realizzato almeno tre auto false.
Tra i tentativi di contraffazione più clamorosi degli ultimi anni anche quello scoperto dalla Finanza di Modena nel 2006: il falsario, in quel caso, era originario di Castellammare del Golfo, nel trapanese, ed era riuscito a realizzare due eccellenti imitazioni della Ferrari di Formula Uno F2002.