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A 14 anni un bimbo su cinque, in provincia di Modena, è in sovrappeso

Il 17,4% dei ragazzi di 14 anni residenti in provincia di Modena è in sovrappeso, mentre il 4,6% è obeso, con una maggiore prevalenza fra i maschi rispetto alle femmine. I dati emergono da uno studio condotto nel 2007 in provincia di Modena, come nel resto della regione Emilia Romagna, su 476 ragazzi di 14 anni che frequentano la terza classe della scuola media e saranno presentati venerdì 29 febbraio, a Palazzo Carandini (via dei Servi, 5) nel corso del convegno “Sovrappeso e obesità infantile”, promosso dall’Assessorato alle Politiche per la Salute del Comune di Modena, dall’Azienda Usl e dall’Azienda Ospedaliero-Università di Modena.

I numerosi interventi di amministratori, medici ed esperti che si susseguiranno dalle ore 9 alle 16 illustreranno, inoltre, i servizi attivi o, le strategie e le proposte d’intervento per prevenire un evitabile rischio per la salute e il ruolo della scuola, della famiglia e del territorio in tal senso.
In particolare, l’indagine è stata coordinata dal Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian), in collaborazione con il servizio Pediatria di Comunità dell’Azienda Usl di Modena e finanziata dal Comune di Modena per quanto riguarda l’approfondimento distrettuale. Sono stati misurati peso, altezza e circonferenza di vita dei ragazzi ed inoltre valutate abitudini, preferenze alimentari e la tendenza a svolgere attività fisica. Rispetto a quanto rilevato nei bambini di sei anni (indagine condotta nel 2003) ed in quelli di 9 anni (indagine condotta nel 2005), la percentuale di “eccesso di peso” evidenziata nei ragazzi di 14 anni appare più bassa. Resta il fatto che più di 1 ragazzo su 5 presenta un eccesso di peso in corrispondenza dell’inizio della pubertà, una fase critica per lo sviluppo psicofisico dell’individuo.
La prevalenza di sovrappeso ed obesità sembra essere inferiore nei ragazzi di 14 anni residenti a Modena, rispetto a coloro che risiedono nel resto della provincia. Se si guarda, infatti, al dato differenziato tra comune di Modena e provincia, la prevalenza di obesità nei quattordicenni in città è del 3,4% contro il 5,6% del resto della provincia. Allo stesso modo paiono in sovrappeso il 15,4% dei ragazzi che vivono in città contro il 19% dei loro coetanei della provincia. Il dato dovrà comunque essere confermato da ulteriori studi regionali.

I comportamenti alimentari non equilibrati giocano un ruolo importante nel determinare un eccesso di peso nei ragazzi. Già a 14 anni si tende a perdere la buona abitudine di consumare la colazione del mattino: solo 8 ragazzi su 10 la fanno con discreta continuità (le precedenti ricerche dicevano che la quasi totalità dei bambini di 6 e 9 anni faceva colazione). Si conferma l’avversione dei ragazzi nei confronti di verdure e ortaggi, le uniche eccezioni sono rappresentate da carote, insalata e pomodori. I cavolfiori, insieme ai broccoli sono le verdure meno amate, piacciono solo al 16% dei ragazzi e quasi 1 su 4 non li ha mai assaggiati. Va un po’ meglio per la frutta, generalmente gradita alla gran parte dei ragazzi, soprattutto quella estiva. Solo alla metà dei ragazzi interpellati piace il pesce e fra questo soprattutto tonno, molluschi e crostacei.
L’attività sportiva organizzata è svolta dal 72% dei ragazzi nella nostra provincia, senza differenze tra maschi e femmine. Gli sport in assoluto più praticati sono il calcio, la pallavolo, il nuoto, la danza, il tennis. Inoltre, più del 50% dei quattordicenni pratica sport per 3 o più ore a settimana. Rispetto ai bambini di 6 e 9 anni, nei ragazzi lo sport è più efficace per limitare lo sviluppo di sovrappeso ed obesità. Nel campione considerato, infatti, la percentuale di obesi è maggiore in coloro che non praticano sport rispetto a chi lo fa. Più importante dello sport è però l’attività fisica quotidiana non strutturata, come correre, giocare e utilizzare la bicicletta, che rappresenta un elemento protettivo nei confronti dell’insorgenza di sovrappeso nei ragazzi di 14 anni, in maniera tanto maggiore quanto più la si pratica.

La televisione rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di sovrappeso ed obesità nei bambini, perché facilita la sedentarietà e per l’influenza negativa della pubblicità alimentare. Nei ragazzi di 14 anni di Modena, si è rilevato che la percentuale di soggetti sovrappeso ed obesi è quasi il doppio fra coloro che guardano la tv per 3 o più ore al giorno, rispetto a coloro che la utilizzano fino a 2 ore al giorno. Meno del 20% dei genitori e dei ragazzi indagati afferma di farsi orientare dalla pubblicità nella scelta dei cibi. Quasi tutti i ragazzi dichiarano di essere guidati nelle loro scelte alimentari dai genitori, ma non di secondaria importanza sono il sapore dei cibi e le abitudini.

Infine, non si deve trascurare l’influenza della famiglia: la presenza di un bambino obeso si associa frequentemente ad una famiglia dove uno od entrambi i genitori sono sovrappeso od obesi. Tale fenomeno è verosimilmente determinato da abitudini alimentari non equilibrate che i genitori mantengono all’interno del nucleo familiare.

















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