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Pasini, presidente Ato4, circa esclusione di Fiumalbo da finanziamenti regionali

In merito all’ esclusione del Comune di Fiumalbo dai finanziamenti regionali per la gestione del Servizio Idrico risponde Giovanni Battista Pasini, presidente di Ato4. Previsto un incontro in Regione sulle linee di indirizzo e l’organizzazione dei servizi.


“Niente da eccepire sulle convinzioni politiche né sulle competenze tecniche che il Sindaco di Fiumalbo più volte ha rimarcato a proposito della gestione del servizio idrico da parte del Comune di Fiumalbo.
Non è certo questo che si mette in discussione. E non è in dubbio nemmeno la preferenza più volte manifestata dai cittadini (come fa sapere il Sindaco), di mantenere il servizio in autonomia. Ciò che occorre dire, ancora una volta, è la illegittimità del percorso che il Comune intende seguire”.
Con queste parole interviene Giovanni Battista Pasini in risposta agli articoli apparsi sulla stampa locale, riguardo al taglio dei finanziamenti regionali per il servizio idrico, che penalizzano il Comune di Fiumalbo.
“Ato è tenuta a rispettare e fare rispettare la legge, e ha più volte espresso la volontà e la massima disponibilità nel valutare soluzioni gestionali alternative ma, ripeto, entro i termini di legge. Non è certo una novità dell’ultima ora, – continua Pasini – quello che dice la legge è chiaro”.
E cita testualmente: “Gli Enti locali che non provvedono agli adempimenti previsti dalla legge (art. 25bis legge 25 del ‘99) sono esclusi dai finanziamenti regionali di settore. Il ricorso al Tar da parte di Ato contro il Comune è stato un atto dovuto, come ho più volte dichiarato, confermato nei fatti dalla Regione. A tale proposito è previsto un incontro in Regione il 13 marzo prossimo con l’Assessore Zanichelli e tutti i soggetti coinvolti”. Pasini aggiunge :”E’ improprio pensare di beneficiare di risorse economiche pubbliche, derivanti dalla tariffa degli utenti, senza aderire al processo che le rende possibili. Ci si chiede pertanto perché il Comune di Fiumalbo, forte della sua determinazione a trovare una soluzione in autonomia, al di fuori dell’ottica di gestione Integrata, non si attivi in proposito. Questo perseverare nel voler percorrere una strada “impossibile” provoca (questo sì) dannose lungaggini e inutili strumentalizzazioni, a discapito dei suoi stessi cittadini”.
















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