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Un week-end in bellezza a Modenantiquaria

Grande successo di pubblico per il primo week-end della XXIIesima edizione di Modenantiquaria, la kermesse modenese che in poco più di vent’anni è diventata una delle manifestazioni più importanti d’Europa per gli appassionati di alto antiquariato.

Diverse migliaia di vistatori hanno visitato le prestigiose proposte esposte. In particolare, nei corridoi del padiglione di Modenantiquaria è forte la presenza di espositori di “casa nostra”. Dai tappeti del modenese Verolino, con pezzi unici come la “Composizione”, datata 1957, su disegno di Ettore Sottsass, artista recentemente scomparso o l’ “Astratto” di Giuseppe Capogrossi del 1966, ai preziosi orologi esposti da Maxi di Reggio Emilia, che mette in mostra una rara collezione di cronografi Rolex e Patek Philippe d’epoca.
Tra i pezzi di alta gioielleria, preziosissime in esposizione le perle naturali melo, di color arancione: dalla forma sferica e le dimensioni eccezionali, si tratta delle perle del fuoco della mitologia cinese e sono originate da un gasteropode chiamato, appunto, melo. Basti pensare che ne esiste appena un’ottantina al mondo. Altrettanto preziose le perle rosa formate dal gasteropode strombus gigas, particolari per la forma allungata.

Non solo gioielli: tra le sculture in mostra, una collezione di busti neoclassici in marmo bianco tra cui spicca il ritratto di Klemens Wenzel Lothar, principe di Metternick—Winneburg, realizzato nel 1821 circa da Lorenzo Bartolini e una splendida Madonna in terracotta di area padana, della fine del ‘400.
E poi ancora una serie completa di dodici papier peints a grisaille, con le storie di Amore e Psiche, provenienti da una manifattura Parigina e datati 1816. Tra le curiosità da segnalare una collezione di tabacchiere d’oro francesi del XVIII secolo, veri e propri object du vertu, status symbol dell’epoca, un prezioso ricamo di grandi dimensioni, realizzato in occasione del 400entenario della scoperta dell’America da delle monache di Roma con punti ormai scomparsi e dei vassoi in tartaruga, oro e madreperla della manifattura napoletana di Gennaro Sarao, risalenti alla prima metà del Settecento.

I visitatori potranno poi ammirare la rassegna di pittura Excelsior, focalizzata sulla produzione dell’800 e le antichità per esterni di Petra: nel giardino indoor, progettato dall’architetto e paesaggista Marco Pozzoli, trovano posto pezzi di antiquariato di notevole importanza dedicati all’arredamento di esterni. Da segnalare nel salone Excelsior, dedicato alla pittura italiana dell’ 800, il dipinto di uno dei massimi esponenti dell’impressionismo lombardo Bartolomeo Bezzi, intitolato “Riva di Trento”, del 1886.

Anche quest’anno Modenantiquaria, nel suo percorso di studio e di valorizzazione della pittura italiana dell’800 e del primo novecento presenta un evento collaterale che abbina una quarantina di opere dei due pittori lombardi Emilio Gola (Milano 1851-1923) e Gianni Maimeri (Varano 1884-1951): la mostra “Gola e Maimeri-Colori e Sentimenti protagonisti della Pittura Lombarda nei primi del ‘900”
I due artisti sono maestri del colore, della luce e dell’ombra, il cui rapporto di stretta collaborazione all’insegna di una grande stima reciproca è stato estremamente intenso e inusuale, come testimonia la grande tela “Lo Studio di Gola”, dipinta a quattro mani nel 1920.

















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