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Bologna: corteo anarchici, Questore ‘misure ferme e dure’, Comune parte civile

Provvedimenti ‘fermi e duri’ contro gli autori dei danneggiamenti avvenuti durante il corteo degli anarchici di sabato scorso. A invocarli è il Questore di Bologna, Francesco Cirillo, precisando che la Digos ha già mandato una prima informativa alla Procura, e altre seguiranno.


”Le identificazioni sono in corso, molti manifestanti erano di fuori – spiega Cirillo – ma le singole responsabilità saranno attribuite. Ci auguriamo che le misure siano adatte a quello che hanno fatto”.

Il Questore ha aggiunto che la Digos ha ricostruito i fatti, poi saranno approfondite le responsabilità per danni a bancomat e telecamere e l’imbrattamento dei muri.
”La Procura deciderà i provvedimenti, ma l’auspicio – ha concluso – è che ogni atto venga punito nella giusta misura”.

Intanto il Comune di Bologna fa sapere che si costituirà parte civile contro i promotori della manifestazione anarchica.
“Ho dato indicazione di cancellare subito le scritte oltraggiose tracciate nel corso di quella che è stata una brutta manifestazione, e quando saranno conteggiati i danni ci costituiremo parte civile”. Così il sindaco Cofferati commentando gli esiti del corteo degli anarchici che sabato scorso ha sfilato sotto le Due Torri. Una manifestazione nel corso della quale sono state oscurate alcune telecamere, imbrattati i muri con scritte contro le forze dell’ordine e sfregiati alcuni simboli della lotta partigiana, comprese due lapidi a piazza dell’Unità.
“E’ stata una brutta manifestazione – ha precisato Cofferati – non per il merito, perchè ognuno è libero di dire ciò che vuole assumendosene la responsabilità, ma perchè non è stata rispettata la città e i suoi valori, a cominciare da quelli fondativi”, come la lotta della Resistenza.

Il corteo, organizzato dal coordinamento ‘Rompere il silenzio’, aveva visto sfilare 500 persone dal centro a Piazza dell’Unità, per protestare ”contro la repressione e per chiedere libertà per i ‘compagni’ in carcere”. Tra gli atti vandalici compiuti lungo il percorso, oltre alla distruzione delle telecamere di una filiale Unicredit è stato gettato letame contro un paio di agenzie interinali nei pressi di piazza XX Settembre.
















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