Il sindaco di Casalgrande, Andrea Rossi, accompagnato dall’assessore alle politiche sociali Caterina Mammi, nella mattinata di oggi ha incontrato i lavoratori della Sassolnova in sciopero, nel corso di un picchetto davanti allo stabilimento di S. Antonino organizzato dai sindacati di categoria.
La protesta sta assumendo toni accesi dopo che la proprietà ha deciso di bloccare definitivamente la produzione con lo spegnimento dei forni e di mettere in mobilità le maestranze. Si tratta dunque di una settantina di famiglie che si troveranno in grave difficoltà, soprattutto quelle che nell’azienda trovavano occupazione sia il marito che la moglie.
Oggi in Provincia si terrà l’incontro decisivo ma il pessimismo su una positiva soluzione della vertenza regna sovrano, essendo le posizioni decisamente lontane.
Il sindaco Rossi in primo luogo, come ha già avuto modo di fare in diverse occasioni, ha espresso loro piena solidarietà e ha manifestato tutte le sue preoccupazioni per le ricadute di carattere economico e sociale che potranno sortire dalla cessazione dell’attività in Sassolnova.
“Il quadro che abbiamo davanti, ha detto, è problematico e ora occorre davvero un’azione di responsabilità da parte di tutti gli attori in campo a sostegno dei lavoratori. Ciò deve avvenire partendo dall’attivazione degli ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione straordinaria e sperando che nel contempo si raggiunga l’accordo tra proprietà e sindacato, tenendo presente che l’anello debole della catena è sempre la forza lavoro. Purtroppo – ha aggiunto Rossi – sono davvero pochi gli strumenti nelle mani del Comune per potere incidere positivamente in queste vertenze. In ogni caso l’amministrazione comunale seguirà con estrema attenzione la vicenda nelle prossime ore e nei prossimi giorni”.
