Sull’abuso edilizio attribuito a una famiglia di nomadi in un’area di loro proprietà, sita in via Jacopo Zannoni a San Maurizio, era già stata data risposta con una nota stampa del 3 gennaio scorso.
A fine settembre, ben prima che il consigliere Eboli si accorgesse di qualcosa, infatti, la Polizia municipale ha posto sotto sequestro l’area di via Zannoni, con denuncia penale, sia per non aver ottemperato all’ordinanza emanata in precedenza dallo stesso Servizio Edilizia privata sia per aver riscontrato in flagranza di reato durante il sopralluogo un ulteriore abuso sull’area.
La famiglia proprietaria della area ha presentato ricorso al Giudice amministrativo, chiedendo la sospensione del provvedimento comunale, che prevedeva la demolizione delle opere edilizie abusive e l’ingiunzione di ripristino dello stato dei luoghi.
L’udienza di discussione si è svolta con esito favorevole per l’Amministrazione comunale e con la conferma, quindi, della legittimità del provvedimento impugnato.
Successivamente, sebbene penda il termine per l’appello, le parti rappresentante dai rispettivi legali stanno elaborando una soluzione che dovrebbe essere a breve individuata e che tenga conto dei rispettivi diritti e obblighi. Con loro si vuole, infatti, addivenire in tempi rapidi a una soluzione, se possibile condivisa, ma soprattutto nel rispetto delle regole e della legalità.
