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Carpi: venerdì 25, alle 17, parte il treno per Auschwitz

Da Carpi ad Auschwitz, ma con un biglietto di andata e ritorno: Carpi è la stazione ferroviaria dalla quale più di 60 anni fa migliaia di prigionieri del vicino campo di concentramento di Fossoli, tra cui Primo Levi, partirono verso i lager di tutta Europa e in particolare migliaia di deportati ebrei in direzione dell’inferno di Auschwitz.

Da qui partirà il 25 gennaio alle ore 17 l’ormai tradizionale viaggio promosso dalla Fondazione ex Campo di Fossoli e a cui parteciperanno oltre 600 studenti e insegnanti delle scuole medie superiori modenesi accompagnati da scrittori e musicisti, studiosi e amministratori locali disposti a compiere un viaggio nella memoria e per la memoria. Tra i partecipanti all’edizione 2008 di Un treno per Auschwitz ci saranno gli scrittori Carlo Lucarelli (con i collaboratori del programma Rai Blunotte), Paolo Nori e Simona Vinci, il gruppo musicale siciliano Akkura, l’analista e scrittore Domenico Barrilà: il 28 gennaio al Campo di Birkenau sarà presente il Viceministro alla Pubblica istruzione Mariangela Bastico e in quella occasione una troupe di Raitre registrerà la giornata: sul treno saliranno anche molti giornalisti di carta stampata e radio-tv. In occasione della partenza del convoglio, che rientrerà a Carpi il 30 gennaio, il Museo Monumento al Deportato di Palazzo dei Pio resterà aperto, anche per permettere le visite ai genitori dei ragazzi partiti per la Polonia.

Un Treno per Auschwitz non è solo un tradizionale viaggio della memoria, ma è soprattutto un “contenitore” di proposte didattiche per studenti ed insegnanti, dove il tragitto in carrozza rappresenta il momento più significativo sia sul piano della conoscenza, sia sul piano delle emozioni. E’ un percorso che le scuole partecipanti hanno intrapreso già nei mesi scorsi (con laboratori didattici ed incontri formativi) e che si concluderà alla fine dell’anno scolastico. La presenza in treno con i ragazzi di musicisti, scrittori, giornalisti, testimoni, arricchirà e valorizzerà ulteriormente il progetto, rappresentando un valido strumento di riflessione nella fase successiva al viaggio, ossia durante la cosiddetta “restituzione dell’esperienza”. L’idea che anima questo progetto è l’incontro di una generazione di cittadini europei anagraficamente e linguisticamente non dissimili da coloro che furono deportati sui treni dello sterminio. Ma se durante le persecuzioni naziste la destinazione dei treni era l’orrore, oggi si propone ai ragazzi di incontrarsi, dialogare, lavorare, viaggiare per costruire e fare memoria. I luoghi hanno ovviamente una rilevante importanza: la partenza dalla stazione di Carpi e il tragitto simile a quello fatto dai convogli dei deportati rievoca l’esperienza di chi partì da Fossoli oltre 60 anni fa. Anche l’uso del treno riveste un ruolo fondamentale, poiché sollecita nei ragazzi un’ulteriore riflessione sulle modalità di allontanamento coatto, attraverso l’Europa, mediante un mezzo di trasporto di massa che con grande lentezza, ma anche con inesorabile puntualità, raggiunse i campi.

Il progetto è promosso dalla Fondazione ex Campo di Fossoli – con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Modena, dei Comuni di Carpi, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Mirandola, Modena, Pavullo, Sassuolo e Vignola, grazie al contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Modena, Carpi, Mirandola e Vignola e alla collaborazione dell’Istituto storico di Modena – in occasione della prossima Giornata della Memoria che ricorre il 27 gennaio. Un treno per Auschwitz gode poi dell’Alto patronato del Presidente della Repubblica ed ha ricevuto il patrocinio anche del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Nelle scorse settimane è stato tra l’altro svolto un ciclo di incontri seminariali pensato per gli insegnanti accompagnatori ma aperto anche a tutti i docenti e alle persone interessate. Oggi, venerdì 18 gennaio, all’auditorium della Biblioteca Loria i ragazzi che partiranno per la Polonia e le loro famiglie sono stati poi invitati alle ore 17.30 ad un incontro con la Fondazione ex Campo di Fossoli per la presentazione dell’iniziativa: gli studenti che hanno partecipato al viaggio nel 2007 proporranno un video da loro realizzato mentre il professor Frediano Sessi dell’Università di Mantova spiegherà il ruolo che Auschwitz ha svolto nel sistema dei campi nazisti.
Il viaggio ormai imminente porterà poi alla realizzazione del secondo volume del Videodizionario della Shoah, un progetto che si inserisce tra le attività didattiche proposte dalla Fondazione e che è finalizzato alla realizzazione e diffusione, nell’arco di tre anni, di un video-dizionario articolato per lemmi – uno per ciascuna lettera dell’alfabeto. Qui gli studenti delle scuole superiori partecipanti al Treno per Auschwitz potranno condensare, sfruttando le potenzialità e peculiarità del linguaggio audiovisivo grazie alla collaborazione dell’associazione culturale Sequence, riflessioni, suggestioni, emozioni derivanti dalla conoscenza e dallo studio della Shoah, oltre che dal viaggio in Polonia sui luoghi-simbolo dello sterminio. Se l’esperienza fatta nel 2007 ha consentito la realizzazione del primo volume, comprensivo di nove lemmi corrispondenti alle lettere iniziali dell’alfabeto (A-I) il secondo volume contemplerà le lettere dalla J alla R. L’opera sarà completata infine da un terzo volume (S-Z) che sarà creato dagli studenti che parteciperanno al viaggio ad Auschwitz nel 2009.
















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