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Solidarietà al Papa dal civico consesso di Carpi

Nel corso del Consiglio comunale di ieri, giovedì 17 gennaio, il civico consesso ha approvato un ordine del giorno firmato dai capigruppo di Udc, Forza Italia, Pd, La tua Carpi e dalla consigliera indipendente Lorena Borsari, documento che chiedeva di portare la solidarietà della città a Papa Benedetto sedicesimo che ha rinunciato a parlare nei giorni scorsi all’Università La Sapienza di Roma dopo le proteste di studenti ed insegnanti.

Nel testo del documento si legge tra l’altro: “siamo convinti che in una città dove la tolleranza, l’ascolto, il dialogo, il confronto sono storicamente i capisaldi della convivenza libera e civile non si possa passare sotto silenzio il grave atto di oscurantismo e intolleranza nei confronti del Santo Padre, ispirato dai cattivi maestri e praticato da un manipolo di violenti. Carpi non può assistere a un fatto che teorizza un laicismo aggressivo e violento che, negando la libertà della Chiesa e dei cattolici mina la libertà di tutti. La libertà di pensiero, di espressione e quindi di parola subiscono dunque oggi una ferita mortale.

Il Consiglio comunale condanna l’atteggiamento di docenti e studenti che, con la loro intolleranza, hanno impedito al Santo Padre di parlare all’Università, esprimendo la propria solidarietà al Papa, auspicando come richiesto dal Presidente Napolitano un ritorno ad un clima di tolleranza”.

L’ordine del giorno è stato presentato in aula dal capogruppo Udc Luca Ghelfi e al termine di un articolato dibattito è stato votato dai rappresentanti di Pd, Fi, LtC, An, Udc con il voto contrario di Massimo Valentini (Prc), Massimo Battini (Pdci) e Graziano Malaguti (Pd).

Nel corso del dibattito chi ha sostenuto la necessità di dare solidarietà al pontefice ha ribadito come l’importanza del confronto e del dialogo sia fondamentale per non cadere in un laicismo che si trasforma in ideologia e in una disputa che ricorda quella tra guelfi e ghibellini.

Chi invece si è detto contrario a votare il documento ha ricordato che nel testo dell’ordine del giorno si usano termini oscurantisti come ‘cattivi maestri’ e ‘manipolo di violenti’ e che le gerarchie vaticane sono fortemente presenti nel nostro paese e tentano di fare abbassare le testa alla cultura laica nel campo dei diritti civili e delle scelte individuali.
















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