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Reggio: il nuovo casello si chiamerà Terre di Canossa-Campegine

Il nuovo casello autostradale di Caprara si chiamerà “Terre di Canossa – Campegine”. E’ questa la denominazione su cui ha espresso parere favorevole il Comitato permanente per la segnaletica – Sottocomitato per la toponomastica costituito in sede Aiscat (Associazione italiana tra le società concessionarie di autostrade e trafori) e che era stata proposta dalla stessa Provincia di Reggio Emilia.

“Inizialmente, al termine di un percorso che ha visto il coinvolgimento delle autonomie locali interessate e l’espressione dello stesso Consiglio provinciale, avevamo proposto come noto la denominazione “Terre di Canossa, Val d’Enza – Campegine”, a proposito della quale sono però emerse difficoltà oggettive per la presenza di tre nomi – afferma la presidente Sonia Masini – Abbiamo quindi avanzato una seconda formulazione più funzionale ai criteri di indicazione geografica e di orientamento viabilistico solitamente utilizzati, appunto quella di “Terre di Canossa – Campegine” approvata l’altro giorno dall’apposito Comitato dell’Aiscat, che valorizzasse l’apporto fornito del Comune di Campegine alle intese istituzionali per la realizzazione di una infrastruttura così rilevante, peraltro ospitata fisicamente proprio su quel territorio, ma che comunque non prescindesse dal richiamo alle vicende storiche di cui è stata protagonista Matilde di Canossa, un nome conosciuto nel mondo e dunque un marchio distintivo della nostra provincia. I luoghi intorno a Canossa che nell’alto Medioevo videro agire Matilde, e che ora vengono visitati da turisti di ogni parte del mondo, hanno infatti assunto nel tempo significato di simbolo a livello europeo di un periodo storico e culturale le cui importanti tracce rimangono in gran parte del territorio provinciale”.

Proprio alla figura della Contessa, del resto, la Provincia di Reggio intende dedicare grande attenzione nel corso di quest’anno: dalla riedizione del premio Matilde di Canossa a momenti di studio, fino a una importante mostra sul periodo romanico.

“Come Provincia intendiamo comunque provvedere a segnalare nei pressi del casello anche l’importanza della Val d’Enza, un ambito territoriale caratterizzato da una forte identità geografica, infrastrutturale, culturale, consolidata da una forte esperienza di coordinamento istituzionale”, conclude la presidente Masini.
















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