“La stampa locale è l’unico mezzo rimasto a disposizione di noi cittadini comuni mortali per comunicare con i nostri amministratori e di questo ve ne siamo grati; a nome del comitato Reggio Emilia cittadini Santa Croce vorrei chiedere alla signora Giuseppina(Pinuccia) Montanari cosa ne pensa dell’”oasi discarica” recentemente costruita in via Jacopo da Mandra (da lei fortemente voluta)”.
La chiamo “oasi discarica” perché essendo stata costruita contro la volontà dei cittadini condomini (metodo ormai comunemente adottato dai nostri amministratori), per protesta silente, unico mezzo a disposizione dei reggiani,viene usata come piccola discarica a cielo aperto; non dimentichiamo però che la realizzazione di un’oasi, secondo delibera di Giunta, costa circa 34.000 euro (che paghiamo noi)ma nessun scrupolo da parte di nessuno nel realizzarla; per pura curiosità mi hanno detto che oltretutto non ne era nemmeno stata consegnata la chiave ai condomini che per liberarsi dei rifiuti avrebbero dovuto volare al di sopra della recinzione, ma questo è solo un esempio di buona gestione da parte di tutti.
In questi giorni si parla molto di rifiuti e stiamo valutando che, come dicevamo nel lontano 2006, il nostro “porta a porta” è solo un bluff che produce sempre meno differenziata in modo sempre più visibile, mentre sulla carta, stranamente, si ottengono risultati strabilianti: a prò di chi questa immaginaria visione?
Non accettiamo rifiuti da Napoli(chissà se è vero) ma non perché non li vogliamo o perché la Signora Pinuccia non li vuole incenerire, ma perché non sappiamo dove metterli o dove bruciarli, questa è la verità che preoccupa il nostro comitato, altrochè “rifiuti zero”!! ma chi ha il coraggio di credere che possiamo azzerare i nostri rifiuti con il “porta a porta” o con i pannoloni riciclabili? è la favola del terzo millennio?
I rifiuti ci sono sempre stati,tendono ad aumentare col benessere e in qualche modo vanno riciclati secondo necessità di mercato, mentre il resto va in qualche modo distrutto per non essere un giorno sommersi dalle discariche che, allo stato attuale, anche da noi sono il “refugium peccatorum”; non dimentichiamo che le discariche inquinanti non sono solo a Napoli.
Le ideologie “verdi” e di chi li asseconda, non credo per fede ambientalista dal momento che di ambientalista ha ben poco anche Pecoraro Scanio ascoltando le sue dichiarazioni di questi giorni, sono urgentemente da superare, bisogna porre fine a questa diattriba che fa passare quasi in secondo piano i problemi seri della nostra città ( i negozi del centro chiudono, i reggiani si rivolgono alla Caritas per mangiare, aumentano i protesti delle cambiali ecc), è ora di affrontare la realtà come hanno fatto da tempo le città civili d’Italia e i Paesi evoluti d’Europa che paghiamo a caro prezzo perché ritirino in nostri rifiuti che per ideologia non possiamo distruggere, e poi sempre da loro acquistiamo energia a prezzo d’oro,e le nostre bollette lievitano a più non posso.
Di questo passo quella rivolta che si è in parte placata a Napoli (perché gli tolgono i rifiuti per portarli nelle regioni organizzate) arriverà in breve tempo da noi che non ne possiamo più di pagare un servizio che non c’è e nello stesso tempo ci offende come cittadini onesti.
Il nostro comitato lotterà sempre, coi mezzi a lui possibili, per accantonare le ideologie, tornare ad un metodo sostenibile di raccolta rifiuti, differenziare con i cassonetti stradali; ci dispiace vedere che la nostra città va via via sporcandosi sempre più senza che nessuno faccia nulla per cambiare il sistema che nella settima circoscrizione rimane invariato e dispendioso, mentre nelle altre circoscrizioni non si aumenta neppure il numero di cassonetti stradali.
(Nadia Borghi, Presidente Comitato Reggio Emilia)