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Mercato coperto Reggio Emilia: respinti ricorsi esercenti

Il Tribunale amministrativo regionale (Tar), sezione di Parma, ha respinto gli 11 ricorsi urgenti presentati da altrettanti utenti (commercianti) della galleria Mercato coperto contro i provvedimenti, emanati dall’Amministrazione comunale, di revoca delle concessioni amministrative riguardanti i locali posti all’interno della galleria stessa.

I ricorrenti avevano chiesto la sospensione del provvedimento di revoca in via cautelare e l’annullamento nel merito.
Il Tar – accogliendo le tesi del Comune di Reggio, rappresentato in giudizio dall’avvocato Santo Gnoni dell’Avvocatura comunale e dall’avvocato Paolo Coli – ha invece respinto i ricorsi e confermato quindi la legittimità dell’operato dell’Amministrazione. I giudici hanno infatti ritenuto che non esista né un danno grave e irreparabile per gli utenti, né altre ragioni di fatto e diritto tali da giustificare un provvedimento di accoglimento delle sospensive.

“La procedura per la riqualificazione del Mercato coperto è quindi confermata – dice l’assessore alla Città storica e Attività produttive Mimmo Spadoni – L’Amministrazione comunale prosegue serenamente il percorso intrapreso e seguito fino ad oggi, mantenendosi disponibile al confronto con gli operatori commerciali”.

L’apertura del cantiere è prevista per la primavera prossima.
Il tribunale amministrativo ha tenuto conto degli obiettivi di pubblico interesse alla base del provvedimento dell’Amministrazione comunale, cioè l’attuazione del progetto di ristrutturazione, restauro e riqualificazione della struttura, proprietà del Comune, notevole esempio di architettura per il commercio, realizzata nel 1927 dall’architetto Prospero Sorgato (allo stesso si deve fra l’altro la facciata del cimitero Monumentale della città).
Il progetto del Mercato coperto supera il perimetro murario dell’edificio: è infatti inserito – hanno sottolineato gli avvocati incaricati dal Comune – tra le priorità della riqualificazione del centro storico di Reggio e coinvolge anche gli ambienti urbani che lo circondano, come piazza Scapinelli, l’ex Casa dello studente, l’ex Istituto Chierici e la piazzetta del Pesce. Intesi in modo unitario, questi spazi costituiscono il “Sistema Mercato coperto”, indicato a sua volta come “di prioritario interesse pubblico”. Va considerato inoltre il ruolo che le gallerie coperte, intese come spazi urbani polifunzionali, rivestono nel Piano strategico di valorizzazione della zona più centrale della città. Nel Piano, un rilevo importante assume l’asse della via Emilia, su cui il Mercato coperto si affaccia, a sua volta oggetto di importanti interventi di riqualificazione.
A supporto del “pubblico interesse” dell’intervento, i difensori hanno ricordato inoltre gli indirizzi generali di governo stabiliti dalla Giunta: “Riqualificazione del centro storico in relazione all’incremento e alla promozione dell’effetto città, da intendersi come la capacità di assicurare un elevato livello di accesso per tutti i cittadini alle funzioni e al sistema di luoghi che caratterizzeranno e qualificheranno il nucleo storico della città”.
E ancora: “Qualità architettonica e fruibilità della nuova struttura in relazione alla sua capacità di divenire polo di attrazione in grado di generare spazi di relazione per l’intera cittadinanza; tipologia, funzioni e attività previste in riferimento alla valorizzazione terziaria e commerciale del centro storico e alla più ampia fruizione, anche temporale, dei luoghi”.
La riqualificazione del comparto del Mercato coperto è stata affidata, in project financing, all’associazione temporanea d’imprese Coopsette-Tecton, la cui proposta progettuale è stata giudicata a sua volta di pubblico interesse. L’importo complessivo dei lavori è di circa 11 milioni di euro, con un impegno del Comune limitato, grazie appunto alla modalità project financing, di un milione e 700mila euro. La struttura sarà data in concessione per 33 anni. Il futuro del Mercato coperto è di essere galleria commerciale e, nel contempo, spazio urbano polifunzionale da utilizzarsi nell’arco dell’intera giornata anche per attività culturali, ricreative e più in generale per momenti di relazione.

Riguardo alla vertenza amministrativa aperta dai ricorrenti, si sottolinea che nessuno dei 31 esercenti del Mercato coperto di Reggio è obbligato dall’Amministrazione comunale ad andarsene. Coloro che, terminata la ristrutturazione dell’immobile, desiderassero ritornarvi, potranno farlo raggiungendo un accordo con Coopsette-Tecton. Tale ritorno potrà avvenire alle condizioni pattuite con la capogruppo, godendo di una corsia preferenziale rispetto ad altre offerte. Il rientro dovrà inoltre avvenire nell’ambito di un piano industriale che garantisca adeguati standard qualitativi e merceologici, e sia coerente con il progetto complessivo. Questo vale sia per gli attuali negozi, sia per gli attuali banchi, che però dovranno trasformarsi in negozi a tutti gli effetti. Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di una piazza coperta nel cuore della struttura, al posto dei banchi.

Al Mercato coperto trovano spazio 10 negozi “in sede fissa” e 21 ambulanti. Prima dell’inizio dei lavori, per consentire l’accantieramento e quindi i lavori stessi, gli esercenti dovranno lasciare la galleria. Affinché si rispetti il cronoprogramma, da luglio è iniziata una procedura per definire modi e tempi con i quali gli operatori commerciali dovranno lasciare liberi gli spazi.
















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