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Natale: Coldiretti, resta tradizione ma cala la spesa a tavola

Cala del 10% la spesa per il Natale a tavola, ma resistono i piatti della tradizione alimentare made in Italy mentre cedono i prodotti che vengono da lontano come il salmone, le ostriche e il caviale per i quali si รจ registrato un calo del 7% nelle importazioni nei primi nove mesi del 2007.


E`quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che anche per effetto del caro prezzi quest’anno la spesa per la cena della vigilia e il pranzo di Natale scenderร  alla cifra di 2,7 miliardi di euro.
Tuttavia – continua la Coldiretti – la migliore convenienza nel rapporto tra prezzi e qualitร  fa vincere nettamente lo spumante sullo champagne e i rincari vertiginosi della frutta fuori stagione con le ciliegie vendute anche a 30 euro al chilo ha
spinto verso l’acquisto di frutta made in Italy. Senza dimenticare – aggiunge la Coldiretti – che quest’anno si prevede che nove italiani su dieci trascorreranno la vigilia e il pranzo di Natale in casa, con parenti e/o amici con in tavola un menรน
della tradizione.

La spesa รจ stata cosรฌ suddivisa: 33% per acquisti di carni o pesce, 20% per primi piatti e condimenti, 20% per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria-pasticceria, 10% per vini e spumanti, 10% per salumi e formaggi e 7% per frutta fresca o secca. Si tratta della conferma dello stretto legame del Natale
con i valori della tradizione territoriale che si esprime a tavola anche nella riscoperta delle ricette del passato. Il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, la pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D’Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e
muset con polenta in Friuli, i quazunรฌelli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata’ nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l’insalata di rinforzo in Campania, sono – conclude la Coldiretti – alcune
delle centinaia di specialitร  gastronomiche regionali che gli italiani riscoprono il giorno di Natale.
















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