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Il bilancio di previsione 2008 del Comune di Casalgrande

Domani il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare il bilancio di previsione per il 2008.
Come sottolinea l’assessore di riferimento Antonio Grossi: “Il bilancio del 2008 è il punto di sintesi delle operazioni effettuate nei due anni precedenti, sia per quanto riguarda il contenimento delle spese sia sul fronte delle entrate”.


“Nel 2008 non aumenteranno le principali voci del prelievo sui cittadini: resta ferma l’Ici al 4 per mille sulla prima casa; immutata anche l’addizionale comunale all’ IPEF allo 0.5%. Invariate le tariffe dei servizi a domanda individuale che subiranno solamente gli adeguamenti al tasso di inflazione.
Per quanto concerne le spese correnti il bilancio prevede una somma di 9 milioni e 281.000 € (al netto delle spese sostenute in qualità di Comune capofila del Servizio Sociale Associato), di cui il 39% è destinato ai servizi sociali e alla scuola, contro il 37% dello scorso anno
Significativo è il dato sull’indebitamento pro capite che si assesta su 232.21€, in costante calo dal 2004. Un ulteriore beneficio nella gestione di questo bilancio, che ha portato una maggiore disponibilità di risorse sulla spesa corrente, sta nella possibilità nel 2008, per la prima volta dall’inizio della legislatura, di destinare la totalità degli oneri di urbanizzazione (pari a 987.000 €) agli investimenti. Risorse che vanno ad implementare la portata degli investimenti previsti con l’assestamento 2007, completato con la vendita delle azioni di Enìa.Si conclude in questo modo l’iter iniziato nel 2005 della riduzione costante degli oneri destinati appunto alla parte corrente.
Grazie ad una oculata gestione delle risorse del bilancio, inoltre, è stato possibile procedere alla chiusura delle operazioni di swap sull’indebitamento che dal 2003 ad oggi ha comunque portato un utile alle casse comunali superiore a 60.000 €”.
Il sindaco Andrea Rossi, da parte sua, così commenta la manovra.
“E’ un bilancio importante che segna una svolta, un cambio di passo rispetto agli anni scorsi. Le azioni messe in campo nel 2007 per una ridistribuzione dei redditi e l’adeguamento del sistema impositivo locale hanno fatto sì che possa guardare con fiducia agli esercizi futuri.
Abbiamo quindi una maggiore capacità sulla parte corrente che si stabilizza e si struttura escludendo le entrate non certe, quelle definite una tantum, e dando quindi stabilità e organicità al bilancio stesso.
Un altro elemento di positività sta anche nel fatto che a fronte della costante crescita demografica rimangono inalterati, anzi aumentano, i servizi alla persona, le attività sociali e culturali e il sostegno a tante famiglie che, a fronte di una congiuntura negativa, anche nel nostro Comune danno segno di sofferenza economica. C’è però bisogno di agire all’interno dei principi contenuti nel Titolo V della Costituzione dove viene definito un modello di federalismo fiscale che tarda ancora ad essere preso in considerazione dalle forze di governo e che invece sarebbe linfa per i nostri bilanci che vedono sempre più assottigliarsi le possibilità di azione. Ciò è dimostrato dal fatto che altri Comuni come Scandiano e Rubiera hanno dovuto adeguare il livello dell’imposizione fiscale allineandosi con gli altri Comuni del Distretto. Una manovra alla quale anche Casalgrande è stato costretto ad effettuare nel passato esercizio finanziario”.

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