Area Vasta Emilia Centrale: integrate le attività delle 6 aziende sanitarie delle province di Bologna e Ferrara. Firmato oggi lo statuto. 1.308.000 persone il bacino di utenza. Un primo risultato: aggiudicata la gara per l’affidamento dei servizi assicurativi delle 6 aziende sanitarie, con una minore spesa di oltre 2 milioni di euro.
Condivisione delle eccellenze, maggiore efficienza nella cura e nell’assistenza, più omogeneità nell’offerta dei servizi, razionalizzazione delle risorse economiche destinate agli acquisti. Sono i contenuti salienti dello statuto della neonata associazione Area Vasta Emilia Centrale (AVEC), firmato oggi dai 6 direttori generali delle Aziende sanitarie che vi prendono parte: Azienda USL di Bologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Istituto Ortopedico Rizzoli, Azienda Usl di Imola, Azienda Usl di Ferrara e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
Le 6 Aziende sanitarie delle province di Bologna e Ferrara che aderiscono all’AVEC, con 16 ospedali, 2 policlinici universitari, 1 IRCCS e 10 distretti, servono complessivamente 1.308.000 cittadini, grazie al lavoro di 21.641 operatori, con un budget complessivo di 3 miliardi e 373 milioni di euro.
Obiettivo dell’AVEC è dare maggior impulso e organicità ai processi, già avviati da alcuni anni, di integrazione e messa in rete tra le 6 Aziende. In particolare, condividere le eccellenze così da uniformare verso l’alto la qualità dell’offerta dei servizi, con particolare attenzione alla razionalizzazione delle risorse ad esempio attraverso la formulazione di gare d’acquisto unitarie, per liberare risorse da dedicare all’assistenza.
Con la costituzione dell’AVEC le Aziende hanno inteso quindi dare sistematicità e progettualità ai processi già avviati, ponendo le basi sia per migliorare i risultati già ottenuti nel corso degli ultimi anni, sia per avviare nuovi processi.
Qualche risultato, tra quelli conseguiti a partire dal 2005, anno in cui sono state eseguite 36 procedure di gara unificate su Area Vasta, per un totale di aggiudicazione di 35 milioni, con un risparmio globale rispetto alla spesa storica di 2.5 mln € pari all’8,93%. Già nel 2005 gli acquisti fatti in unione rappresentavano il 42% del totale degli acquisti fatti singolarmente dalle 6 aziende.
Ancora meglio nel 2006, quando le 33 gare in unione d’acquisto, per un importo totale di 107 milioni di euro, hanno prodotto un risparmio globale rispetto alla spesa storica di € 10 milioni pari all’11,80%. Il settore in cui si sono ottenuti i migliori risultati è quello dell’acquisto dei farmaci che da solo rappresenta il 61,85 % del valore delle gare aggiudicate nell’anno 2006. Nel 2006 la percentuale degli acquisti fatti in unione è aumentata, salendo al 47% del totale degli acquisti fatti singolarmente dalle 6 aziende.
Un settore particolare nel campo degli acquisti, decisivo per i livelli di assistenza offerta ai cittadini, è quello relativo alle alte tecnologie biomediche. Oggi i cittadini delle province di Bologna e Ferrara hanno a disposizione 26 TAC + 4 in arrivo di cui la metà di ultima generazione, 13 Risonanze Magnetiche di cui 2 osteoarticolari e 11 body, 3 PET, 13 Angiografi, 7 Acceleratori Lineari. Una offerta importante la cui messa in rete su Area Vasta, consentirà di migliorare i livelli di accesso e di orientare le future acquisizioni per garantire su tutto il territorio delle due province, una omogenea quantità e qualità di offerta.
Già concluse infatti le prime procedure di acquisto di tecnologie biomediche in ambito di area vasta, selezionando nella fase sperimentale dispositivi con tecnologia consolidata e standardizzata, come defibrillatori semiautomatici, apparecchi per la conservazione di farmaci, vaccini, sangue, sistemi infusionali e sonde ecografiche.
È di oggi, infine, l’aggiudicazione della gara d’appalto congiunta per l’affidamento dei servizi assicurativi delle 6 aziende sanitarie. 49.155.576 milioni di euro l’aggiudicazione rispetto ad uno storico di 51. 625.000 euro.
L’attivazione di una gara unica per l’affidamento dei servizi assicurativi ha innanzitutto consentito alle 6 aziende dell’AVEC di definire un tetto massimo di offerta, pari a 51.625.000 euro per una copertura assicurativa sino al 30/06/2011, il cui importo corrisponde ai premi storicamente pagati nel corso dell’ultimo triennio. Risulta pertanto evidente come il solo fatto di aver mantenuto la “spesa storica” rappresenti un risparmio di partenza, senza dubbio agevolato dal “pacchetto” complessivo di contratti assicurativi messi sul mercato.
Il tetto “blindato” (la procedura permetteva esclusivamente offerte al ribasso), reso possibile dalla aumentata forza negoziale garantita alle aziende dalla gara unica, ha impedito la possibilità di rialzi da parte delle compagnie offerenti, creando un ulteriore risparmio. La gara è stata difatti provvisoriamente aggiudicata (in attesa delle necessarie formalizzazioni) per 49.155.576,61 euro complessivi alle compagnie QBE, Zurich e Lloyd’s per lotti differenti.
I requisiti del capitolato tecnico predisposto per la gara contribuiscono inoltre a migliorare la gestione del servizio, in termini di risparmio e garanzie, per le aziende sanitarie dell’AVEC.
Non è infatti previsto che nell’arco della durata del contratto il premio pagato dalle aziende sia soggetto ad aumento (come invece previsto dalle precedenti polizze).
Inoltre viene esclusa la possibilità per le compagnie assicuratrici di recedere dal contratto a seguito dell’accadimento di sinistri di particolare gravità; possibilità invece prevista finora nei contratti delle singole aziende.
Infine, nel capitolato è inserito il “massimo aggregato annuo di franchigia”. In pratica, il contratto prevede una franchigia per sinistro, cioè una quota fino alla quale è l’azienda sanitaria, e non l’assicurazione, a pagare. È previsto, però, con il nuovo contratto, un tetto complessivo oltre il quale è comunque la compagnia assicuratrice a pagare. In questo modo, le aziende sanitarie possono determinare con certezza la spesa assicurativa massima che potranno trovarsi a sostenere, prima invece definibile solo ipoteticamente basandosi sui dati storici.