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Modena: al Museo della Figurina le Nazioni Unite del pallone

18 campionati del mondo, 12 campionati europei, 2 coppe d’Africa, 2 coppe America e 5 champions league: in attesa dei campionati europei 2008 che si terranno in Svizzera e Austria, domani al Museo della Figurina di Modena apre i battenti “Mondo Calcio – campionati e campioni della storia del calcio in figurina”.

Si tratta di una mostra assolutamente unica, dedicata alle competizioni internazionali calcistiche e ai campioni che hanno fatto sognare generazioni di tifosi sparsi in tutti gli angoli del globo. Per due mesi e mezzo il mondo “tappezzato” di figurine di campioni di tutte le nazionalità non avrà confini.
La mostra, realizzata dal Museo della Figurina con il Comune di Modena e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, si apre con una sezione dedicata alla “preistoria” delle competizioni calcistiche e cioè ai tre mondiali anteguerra. Fin dalla prima edizione disputata in Uruguay nel 1930 le figurine hanno raccontato le gesta dei grandi campioni del pallone, spesso accostati ad atleti che si cimentavano in altre discipline, come nel caso della serie argentina “Caramelos combinados” in cui i ritratti di sportivi famosi erano riprodotti sugli involucri delle caramelle che, ben stirati, potevano essere attaccati all’interno di un album. Nello stesso periodo in Italia si pubblicavano numerose figurine che ritraevano i campioni della nazionale azzurra guidata in panchina da Vittorio Pozzo campione del mondo nel 1934 e nel 1938. La vicenda delle competizioni calcistiche internazionali riprese nel 1950 con il Mondiale brasiliano, presente in mostra con alcune rarissime serie edite in Sudamerica. Da ricordare una collezione del 1953 sul calcio uruguaiano che insieme ai campioni d’oltreoceano vedeva ritratti i personaggi di Walt Disney, e la raccolta “Balas Futebol!” con le due equipe che diedero vita ad una delle più famose partite della storia del calcio. Nelle prime pagine dell’album si fronteggiano infatti l’Uruguay e il Brasile avversarie nella finale del mondiale che vide i brasiliani, sostenuti da un’intera nazione, soccombere nella finale del Maracanà contro gli uruguagi guidati da Schiaffino.

Una delle caratteristiche della mostra “Mondo Calcio” è proprio quella di ricordare grazie alle figurine le squadre e i campioni che si sono aggiudicate le competizioni internazionali a fianco di coloro che sono entrati nella storia ma non come vincitori. Come ad esempio accadde nel 1954 in Svizzera, quando la grande Ungheria con il suo faro Puskas, perse contro i sorprendenti tedeschi, che ebbero modo di celebrare il trionfo con alcune bellissime serie di cigarette cards con le riproduzioni fotografiche delle migliori azioni delle gare finali.
Dagli anni Sessanta la storia delle figurine calcistiche si arricchisce grazie alle raccolte dedicate alle Coppe europee e ad un sempre maggiore interesse per i campionati mondiali, dimostrato dalle numerose pubblicazioni dedicate alle edizioni del 1962 in Cile e 1966 in Inghilterra.
A proposito del mondiale inglese, in mostra sarà possibile rivedere, oltre alle pagine dedicate ai padroni di casa che si aggiudicarono la Coppa Rimet, anche la figurina di Pak Do Iik, il famosissimo dentista coreano autore del gol che eliminò la nazionale italiana.
Il grande salto avviene però nel 1970 con i campionati del mondo del Messico famosi per la leggendaria Italia-Germania 4-3 e per il terzo mondiale di Pelè, forse il più grande campione di tutti i tempi che nella finale volò fino in cielo per liberarsi dalla morsa di Burgnich e infilare un incredulo Albertosi. Nel mondo delle figurine, quell’edizione va ricordata perchè ad una fitta schiera di editori italiani e stranieri si aggiunge la Panini che pubblica un album su cui campeggia il famoso calciatore in rovesciata, icona per eccellenza delle figurine calcistiche. La casa editrice modenese è la prima a raggiungere una distribuzione “mondiale” che oggi le assicura una costante presenza come cronista ufficiale dei Mondiali in figurina.
Dal ’70 in poi, infatti, le gesta delle grandi squadre, per cominciare con la Germania e l’Olanda di Johan Cruijff dell’edizione ’74, per finire con la Nazionale azzurra nel 2006, sono state raccontate con cura e passione negli album della Panini che, dal 1980 con l’edizione disputata in Italia, seguono anche i campionati europei.
Tutto questo e altro ancora in un percorso espositivo con album, figurine, manifesti ufficiali dei campionati – tutti ricordiamo quello di Jean Mirò realizzato per Spagna ’82 – e con protagonisti assoluti i giocatori e le squadre che hanno fatto la storia delle competizioni internazionali dal 1930 al 2006.

Ma non è ancora tutto: la mostra, che si inaugura sabato 15 dicembre alle ore 17, sarà anche l’occasione per presentare un calendario da collezione intitolato “Figurine per sport”, una vera chicca per collezionisti che accompagnerà gli amanti dello sport e delle figurine lungo il 2008.
Un anno di grandi sport e non solo di calcio, visto che a Pechino, per la prima volta nella storia, sbarcheranno le olimpiadi. E il modo migliore per salutare l’anno che sta per cominciare è quello di ripescare alcune rarità sui temi dello sport custodite nel Museo della Figurina. Come la cigarette card tedesca del ‘36 che immortala le gesta di Jesse Owens alle olimpiadi di Berlino o una serie di rarissime figurine del 1912 dedicate alle competizioni olimpiche di Stoccolma. E poi anche alcune magnifiche riproduzioni di figurine di quando lo sport era uno svago per pochi eletti che si dedicavano alla caccia alla volpe, all’equitazione, allo sci. Immagini che raccontano l’evoluzione del rapporto tra lo sport e la società e che contrastano con quelle di campioni conosciuti e amati in tutte le parti del globo e che praticano discipline alla portata di tutti.
Il calendario sarà presentato al pubblico domenica 16 dicembre, in occasione della grande festa di Natale di Palazzo Santa Margherita, sede della Galleria Civica, della Biblioteca Delfini e del Museo della Figurina, a Modena.

















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