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Pavullo: le associazioni di categoria sul recupero dell’area ex Campanella

Negli anni scorsi, dopo un lungo confronto con le associazioni di categoria sul recupero dell’area dimessa “ex ceramica Campanella”, l’amministrazione comunale di Pavullo aveva accolto la richiesta di Confesercenti, Lapam Federimpresa, Confcommercio e Cna di limitare a 6 mila metri quadrati l’area da destinare al commercio al dettaglio all’interno del nuovo comparto.

Ora, con un colpo di mano, senza consultare le associazioni, l’amministrazione ha siglato un accordo con i privati proprietari dell’area impegnandosi ad aumentare la superficie complessiva destinabile a commercio al dettaglio da 6.000 a 9.000 mq. E’ una decisione gravissima che non solo non rispetta il necessario equilibrio tra domanda e offerta commerciale del territorio, ma vanifica ogni sforzo di qualificazione ed innovazione sostenuto dalle imprese commerciali, in particolare quelle del centro storico.
E’ questa la denuncia delle segreterie comunali di Confesercenti, Lapam Federimpresa, Confcommercio e Cna che si oppongono alla modifica del Piano particolareggiato discusso a suo tempo e chiedono un incontro urgente con i tecnici del Comune di Pavullo.

Fin dall’inizio del dibattito le associazioni avevano manifestato la loro contrarietà alla scelta di destinare a commercio al dettaglio una superficie di 9 mila mq, pari al 30% della superficie utile dell’area dimessa “ex ceramica Campanella”. Una ipotesi che avrebbe stravolto la rete commerciale esistente e minacciato la sopravvivenza delle attività commerciali collocate in centro storico, venendosi a creare un secondo polo commerciale alternativo e concorrenziale rispetto al primo. Al termine di un intenso confronto durato diversi mesi l’amministrazione comunale aveva accettato le ragioni di fondo delle associazioni di categoria ed aveva presentato un Piano particolareggiato di iniziativa pubblica che prevedeva la possibilità di insediare nell’area commercio al dettaglio per una superficie complessiva di 5.870 mq. Il piano particolareggiato prevedeva inoltre di destinare circa 4 mila mq (dei 5.870 complessivi) alla realizzazione di tre medie superfici, tra i mille ed i 1.500 mq, rispondendo in tal modo alla esigenza di dotare anche il comune di Pavullo di superfici commerciali moderne soprattutto nel settore alimentare, riservando i restanti 2 mila mq all’insediamento di negozi di tipo tradizionale.

Dopo dieci anni, ad intervento quasi completato, l’amministrazione comunale ha siglato il nuovo accordo con i privati proprietari dell’area impegnandosi ad aumentare la superficie complessiva destinabile a commercio al dettaglio da 5.870 a 9 mila mq con un incremento netto del 50%. In pratica si prefigura un raddoppio della rete commerciale del capoluogo, spostando il baricentro dell’attrattività commerciale fuori dal centro storico e rendendo vano lo sforzo che le imprese commerciali stanno facendo per innovare e qualificare le loro attività.
L’amministrazione comunale pare quindi aver dimenticato l’importanza di salvaguardare il tessuto commerciale del centro, che contribuisce allo sviluppo della città sia dal punto di vista economico che sociale, ed è garanzia di vitalità e vivibilità, soprattutto in un periodo in cui si registra una crescita degli episodi di microcriminalità.

Per tutti questi motivi le associazioni chiedono di sospendere immediatamente la trattativa in corso tra Comune e proprietari dell’ex ceramica Campanella e respingono la possibilità di andare a modificare il Piano particolareggiato già discusso a suo tempo.
















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