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L’Appennino punta sulle erbe officinali: in arrivo macchina raccoglitrice

La prossima estate, al momento della raccolta della lavanda, l’Istituto di Istruzione Superiore di Agraria “Spallanzani” di Montombraro e le aziende agricole del territorio potranno contare su un’importante risorsa in più: una macchina automatizzata per la raccolta, con retro cassone a svuotamento automatico, dal costo complessivo di 25 mila euro.


“Questo strumento, finanziato con 12.500 € dal GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano, consentirà di agevolare la raccolta di erbe officinali su tutta l’area delle Comunità Montane dell’Appennino Modena Est e della Valle del Samoggia”, afferma Gualtiero Lutti, direttore del GAL.
I terreni situati sull’Appennino, nelle zone di Zocca, Castello di Serravalle e dintorni hanno esposizioni molto favorevoli e soleggiate che permettono la coltivazione di numerose specie di erbe aromatiche ed officinali. Lo sanno bene studenti, insegnati ed operatori dell’Istituto di Istruzione Superiore di Agraria “Spallanzani”, che nella sede di Montombraro da parecchi anni coltivano e commercializzano piante aromatiche e officinali a scopo didattico. Un obiettivo importante dell’Istituto è anche quello di incoraggiare le aziende locali verso una diversificazione delle produzioni agricole in modo da valorizzare il paesaggio e giovare alla fruizione turistica dei luoghi.
Negli ultimi anni si è assistito, quindi, ad un crescente interesse per questo tipo di coltivazioni da parte di diverse aziende del territorio. Molte di queste si sono rivolte all’Istituto richiedendo assistenza tecnica nella fase di produzione e di raccolta delle piante officinali, ma anche continuità nel ritiro del prodotto, considerati i positivi riscontri ottenuti dallo Spallanzani nella commercializzazione degli olii essenziali ricavati dalle piante.

Per promuovere la produzione di piante officinali in questa zona dell’Appennino l’Istituto Spallanzani ha quindi pianificato un vero e proprio progetto che prevede, oltre all’acquisto della raccoglitrice automatica, anche un progressivo ampliamento della distilleria della scuola, investendo in strumenti all’avanguardia per la distillazione.
“Questo progetto, che richiede un investimento complessivo di 80.000 €, si propone di salvaguardare e sviluppare la produzione di piante officinali nel territorio del Comune di Zocca e zone limitrofe, promuovendo la sperimentazione e la divulgazione della raccolta meccanica della lavanda e di altre piante officinali – spiega Luciano Correggi, presidente del GAL – Per questo il GAL ha scelto di finanziare l’acquisto di un’apposita attrezzatura per la raccolta meccanica: l’Istituto “Spallanzani” utilizzerà la macchina nei suoi campi e in quelli degli agricoltori limitrofi, in attesa che questi costituiscano una specifica associazione locale, in grado di prendere in carico la gestione dell’attrezzatura ed utilizzarla a rotazione, in modo collaborativo ed interaziendale”.
















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