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Petizione comitato ‘Conto anch’io a Sassuolo’ contro emergenza caro-vita

Gli aumenti riguardano quasi tutte le voci di consumo. Generi alimentari in primis: per il pane si calcola circa un +20% così come per frutta e verdura, per la pasta addirittura il 30% in più, per il latte un aumento del 7%. Senza dimenticare poi il rialzo di assicurazioni, bollette, banche e così via.


L’Antitrust ha aperto addirittura un’istruttoria sul pane sempre più caro: lo scopo è di verificare l’esistenza di un possibile accordo sul listino dei prezzi in alcune citta’ italiane.
Le basi dell’economia riconducono a bisogni primari esigenze quali il cibo.Il pane crediamo sia da millenni il simbolo per eccellenza della necessità più basilare dell’essere umano dopo l’acqua. Ed è un pane troppo caro, troppo amaro, troppo lievitato, soprattutto nei prezzi.
Situazione che non sembra destinata a migliorare ma che anzi si prevede “bollente” per questo autunno, a causa forse di speculazioni, omissioni delle istituzioni, mancati controlli, prezzi in aumento selvaggio, ecc.
Fronteggiare l’emergenza prezzi e porre un freno al caro vita dovrebbe, dunque essere l’obiettivo della politica, come fare il fronte comune d’innanzi al brusco scivolone del potere d’acquisto dei salari, un problema che affligge da diversi anni i cittadini. Un tema, quello dei prezzi, che scotta e sul quale non mancano esplicite polemiche all’indirizzo delle istituzioni , quasi tutti i giorni, quando si ci reca a fare spesa e/o a pagare le bollette.
Insomma con i soli redditi da lavoro, la famiglia media italiana non riesce ad arrivare alla fine del mese.
I prezzi caro-vita sono una delle due lame della forbice fra le quali si trova stretta la famiglia italiana, l’altra lama è rappresentata dal reddito che la famiglia riesce a conseguire.
Oggi sulle spalle della famiglia media italiana grava, non solo il costo della benzina sempre più vertiginoso, le varie tasse da pagare , le utenze….ecc. ecc., ma anche l’inerzia-incapacita’ politica.
Non ci sembra una cosa normale! Non è solamente un dato di fatto ma dobbiamo prendere coscienza perchè i ricchi, tra cui molti politici, stanno diventando sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
Cresce sempre piu’ il senso di esclusione sociale della popolazione. E’ un Paese a due facce ; da un lato c’è il miglioramento dei conti economici, dall’altra la percezione delle famiglie che si sentono sempre più povere.
Per contrastare l’aumento dei prezzi è necessaria la presa di coscienza dei propri diritti da parte dei consumatori. E’ inoltre necessario intensificare i controlli. Poca difesa degli utenti dalle scorrettezze produttive di alcune aziende, favorite probabilmente dai mancati controlli di qualità.
La situazione è molto seria per l’aumento dei prezzi e la stasi-recessione del reddito familiare. I consigli potrebbero essere tanti, ma quello basilare è di confrontare sempre i prezzi e di boicottare gli eventuali esercenti che hanno speculato in maniera selvaggia.

Il nostro Comitato Conto anch’io a Sassuolo, dopo le numerose segnalazione di lamentele da parte dei residenti in merito al problema dell’aumento dei prezzi delle utenze, ha deciso di fare un banchetto sabato 15-dicembre-2007 in Piazza Garibaldi dalle 9.00 alle 18.30 , dove invita tutti i cittadini ad intervenire alla raccolta di firme in merito alla seguente richiesta/petizione:
“I cittadini firmatari, della presente, desiderano esprimere la loro legittima richiesta che consiste nel richiedere una diminuzione delle tariffe delle utenze, acqua, gas ed energia elettrica”-
Dopo un anno di pausa tornano a crescere le bollette del gas e dell’energia elettrica. L’Autorità per l’energia ha comunicato che le tariffe dell’elettricità e del gas aumenteranno rispettivamente del 2,4% e del 2,8% a partire dal 1 ottobre 2007. I rincari delle tariffe sono stati causati dal rincaro dei prezzi del petrolio e dei combustibili. In media, i rialzi dei prezzi aumenteranno la spesa delle famiglie italiane di almeno 36 euro in più rispetto all’anno precedente. Il prezzo dell’energia elettrica sarà di 15,91 euro per kilowattora. Una famiglia con consumi medi di 2600-2700 kWh ogni anno pagherà un sovrappiù in bolletta di circa 10 euro.
Il 15 di ottobre è inizia la stagione del riscaldamento ma è inizia contestualmente la stagione del maggior esborso per questo servizio.

A causa dell’aumento del costo del petrolio e di quello del gas, le famiglie italiane pagheranno di più per il riscaldamento 120-130 € annui cifra non di poco conto soprattutto se rapportata alle famiglie meno abbienti.
Come non mai si rende necessario approntare e realizzare un serio piano energetico basato sui risparmi,le energie alternative e l’accelerazione della realizzazione dei rigasificatori funzionali alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento e quindi con effetti di calmieramento dei prezzi internazionali.
Vi sarebbe poi da chiedersi il perché i prezzi dei combustibili tradizionali nel nostro paese abbiano sempre la palma dei più cari e quindi riteniamo vi siano necessari interventi di chiarimento e di contrapposizione a sempre possibili speculazioni, da parte delle autorità competenti.
Dal consuntivo degli aumenti ed anche delle diminuzioni in tema di prezzi e tariffe per l’anno 2007 si evince che è stato un anno terribile dopo quelli dal 2002 al 2006 che hanno taglieggiato fortemente il potere di acquisto delle famiglie, disegnando così una realtà divenuta oramai insopportabile. Prezzi e tariffe del consuntivo 2007 evidenziano un aumento di costi per famiglia di 1216 € annui.
I cittadini stanno contrastando il caro vita con azioni per risparmiare, come ad esempio, sfruttano offerte e primi prezzi, o comprano orto frutta di stagione, o utilizzano con attenzione l’acqua e l’energia con attenzione, o controllano meglio le proprie spese, o acquistano con gruppi di acquisto, o confrontano piu’ proposte/opportunita’ di mercato, ma se lasciati soli probabilmente non sono in grado di difendersi da questi rincari.
L’iniziativa, infatti, di prevedere prezzi calmierati o prevedere sconti importanti, con il concetto eventuale di “gruppo/i d’acquisto” (mettendosi insieme si riesca a strappare prezzi miglior sui mercati all’ingrosso) per alcuni beni, come pane, latte, pasta, uova, carne che saranno venduti nei mercati e nei supermercati dovrebbe essere presa dalle istituzioni, ossia dallo stesso Comune cittadino. Questa iniziativa potrebbe essere un valido strumento per fermare gli effetti del carovita.
Tutto questo con collaborazione degli stessi operatori commerciali, in una logica generale che dovrebbe vedere il Comune di Sassuolo fortemente impegnato in una importante azione di rilancio dei mercati piu’ controllati.

Alcuni commercianti hanno già aderito alla nostra iniziativa, come ad esempio il Sig. Baiamonte Lorenzo titolare del “Cribe Caffe” di Via Rometta 123, che ha deciso di abbassare i prezzi (pasta + cappuccino 2 Euro e pasta + caffe 1,7 Euro).

Puntare poi con vigore sulla concorrenza e sulla liberalizzazione attraverso un sistema di misure che agisca direttamente sulla distribuzione: apertura domenicale e festiva dei negozi, sblocco dei saldi (superare cioè, quel modus operandi che ponendo vincoli di tempo e modo, limita di fatto la discrezione del singolo negoziante a scapito del compratore). E poi ancora, liberalizzazione degli orari e la collocazione delle attivita’ commerciali.
Il Comune dovrebbe inoltre abbassare e /o eliminare alcune imposte locali , grazie alla riduzione degli sperperi e alla riduzione dei costi della politica.
Queste eventuali iniziative non saranno la soluzione per tutte le difficoltà economiche dei sassolesi, visto che oltre alla lievitazione dei prezzi abbiamo forti turbolenze occupazionali, ma ci aiuterà comunque ad arrivare a fine mese con qualche euro in più.

(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)
















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