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‘Marcel Proust: tempo, metafora, conoscenza’: presentazione volume

L’ultima opera saggistica e critica su Marcel Proust, tra i più complessi e geniali letterati francesi del XX secolo, porta la firma di un’apprezzata docente della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la professoressa Annamaria Contini.

E sarà proprio l’autrice del libro “Marcel Proust: tempo, metafora, conoscenza” (ed. Clueb, Bologna, 2006) la protagonista di un’iniziativa, organizzata dalla Mediateca della Biblioteca Universitaria Interdipartimentale dell’Ateneo, che si terrà domani, mercoledì 12 dicembre, alle ore 11.00 in Aula 7 del Complesso Universitario ex Caserma Zucchi (II piano – viale Allegri, 9) a Reggio Emilia, in cui sarà presentato il volume della docente di Estetica filosofica.

“Uno degli aspetti più affascinanti della Ricerca del tempo perduto, la più nota ed importante opera di Marcel Proust – spiega Annamaria Contini – è la sua collocazione intermedia tra saggio e romanzo, tra filosofia e letteratura: la sua capacità d’incorporare nel tessuto del racconto, che resta uno dei capolavori narrativi del Novecento, una riflessione complessa, originale, ricca di assonanze con molti temi del dibattito odierno. Evitando di scindere le concezioni estetiche presenti nell’opera dalle soluzioni adottate sul piano romanzesco, questo libro individua nella metafora una chiave d’accesso alla teoria proustiana della conoscenza in grado di rileggerne alcuni nodi cruciali: dal problema del tempo e della memoria a quello dei rapporti tra linguaggio e realtà, arte e vita, sensibilità e intelligenza. Se il romanzo tende a coincidere con una sotterranea, eppure costante, ricerca della verità, la metafora si profila sia come strumento essenziale di tale ricerca, sia come modello di un diverso sapere del mondo: un sapere che, dopo aver disarticolato schemi convenzionali e astratti, trova nell’instabilità percettiva, nelle continue metamorfosi del sensibile, nella tensione tra identità e differenza i propri ineliminabili supporti”.

A discutere della figura di Proust e della sua opera più nota e studiata, insieme all’autrice, saranno la prof. ssa Mariolina Bongiovanni Bertini, docente dell’Università di Parma, celebre studiosa e profonda conoscitrice della figura di letterato di Marcel Proust, e il prof. Giorgio Zanetti, docente di Letteratura italiana contemporanea presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Annamaria Contini. Laureata nel 1985 all’Università di Bologna in Filosofia, con lode e riconoscimento della dignità di stampa. Dal 2004 è ricercatrice di Estetica presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dove è incaricata dell’insegnamento di Estetica filosofica. L’attività di ricerca, svolta in Italia e all’estero segue in particolare alcuni filoni: l’opera e il pensiero di Marcel Proust, con un’analisi sia dei referenti filosofici, sia della teoria della verità e della conoscenza. Altro tema di approfondimento sono la filosofia e l’estetica francese ottocentesca. Anche grazie all’attività didattica svolta presso la facoltà di Scienze della Formazione ha iniziato, di recente, ad indagare sulle valenze pedagogiche dell’arte e sul significato che possiamo attribuire oggi all’educazione estetica in una società multiculturale e globalizzata.
Collabora alle riviste «Studi di estetica», «Corpus», «La società degli individui». Come relatrice, ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali. Numerosi lavori scientifici sono stati tradotti all’estero (Francia, Spagna, Belgio, Brasile).
















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