Per la prima volta dal dopoguerra i Tir si fermano per cinque giorni nel periodo immediatamente antecedente al Natale. Una scelta sofferta ma inevitabile, alla luce delle inadempienze del Governo, che non ha rispettato gli accordi presi dieci mesi fa, quando l’Esecutivo non solo aveva garantito non solo agevolazioni economiche, ma anche interventi a sostegno della trasparenza e della sicurezza del settore e a regolarne i rapporti con la committenza.
“E non si pensi a richieste economiche fini a sé stesse – sottolinea Nicolò Samberisi, presidente di Fita Cna – In Italia ogni autoveicolo garantisce allo Stato circa 1.700 euro l’anno di introiti fiscali che vanno dall’iva sui carburanti alla tassa di possesso, oltre altre decine di gabelle, importo che diventa ben più alto per i Tir. Il gasolio nell’ultimo anno è aumentato di più del 29%, i costi delle assicurazioni continuano a salire, nonostante l’entrare in vigore di meccanismi come il risarcimento che favoriscono le compagnie a danno delle imprese – ancora una volta le più piccole – che operano nel campo dell’autoriparazione. Per tutti questi motivi farebbe sorridere, se non fosse, invece, drammatico e quasi offensivo, lo stanziamento di solo 195 milioni di euro previsto dalla Finanziaria 2008 ad un settore – l’autotrasporto, appunto – che ne richiederebbe almeno il doppio”.
Queste le ragioni che hanno determinato la decisione di effettuare un blocco dei Tir da lunedì 10 a venerdì 14 dicembre. Una scelta condivisa da tutte le altre sigle dell’autotrasprto – Confartigianato, Conftrasporto, Sna, Fiap – con la sola eccezione di Legacoop, che sarà presentata agli operatori associati domenica 9 dicembre alle 9 presso la sede CNA di Modena, in via Malavolti, 27, nel corso di un’assemblea alla quale saranno presenti i dirigenti Nazionali di Fita.
Il fermo coinvolgerà all’incirca 20.000 imprese in Emilia Romagna, almeno 3.000 nella sola provincia di Modena. Saranno comune garantiti i servizi indispensabili: distribuzione stampa, carburanti, rifornimenti alle comunità sociali (asili, scuole, ospedali). Sono previsti punti di sensibilizzazione con la distribuzione di volantini e materiale informativo nei pressi del casello autostradale Modena Nord, alla cappelletta del duca sulla statale Abetone-Brennero e a Sassuolo, ma non sono esclusi soste e ritrovi improvvisati sul territorio che potrebbero in qualche caso rallentare la circolazione.