In controtendenza con il dato nazionale (+2,2%) e con quello del Nord-Est (5,4%) che comprende le
regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, calano in Emilia Romagna le ‘morti bianche’ (-13,2%).
E’ quanto emerge dal rapporto annuale Inail Emilia Romagna, presentato oggi a Bologna in un convegno.
Dai dati risultano in calo (questa volta invece in linea con il trend nazionale) anche gli infortuni denunciati in regione nel 2006 (133.232, -1,7% rispetto al 2005 circa 2.200 casi in meno).
In termini assoluti in regione si concentrano il 14% degli infortuni totali: l’Emilia Romagna si attesta cosi’ al secondo posto dopo la Lombardia (17%): le province più colpite, tra il 2002 e il 2004, sono Forlì, Rimini e Ferrara. Il mercato del lavoro
chiude invece il 2006 con un bilancio positivo: i dati Istat hanno stimato che gli occupati in regione sono 1.918.000, vale a dire il 2,5% in più rispetto alla media del 2005 (circa 46.000 persone in termini assoluti). Tornando agli infortuni,
il settore che risulta più colpito è quello delle costruzioni (12.860 casi denunciati) seguito dai trasporti(9424) e dall’industria dei metalli (8190 ) e industria meccanica (6992).
Tra i lavoratori extracomunitari, i più colpiti sono
Marocco (6152), Albania (2739), Tunisia (2046) e Romania (1372): per questi lavoratori il dato non è in calo, ma in crescita dell’1,7% (dato nazionale 3,7%). Gli incidenti mortali hanno riguardato 5 lavoratori marocchini, 4 romeni e 3 albanesi.
