Sono quasi 10.200 i modenesi che hanno affollato i laboratori della prima edizione di “La scienza in piazza” nei due weekend di apertura al pubblico tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. A questi si devono poi aggiungere i 3.500 studenti di 130 classi provenienti non solo da Modena e provincia ma anche da Reggio Emilia e dal veronese che hanno affollato i laboratori nei nove giorni della manifestazione che si è chiusa domenica 2 dicembre.
«Un bilancio molto positivo che è andato oltre le aspettative – commenta Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione – e che dimostra come la strada intrapresa, con la fondamentale collaborazione di istituti scolastici come l’Iti Corni, di offrire occasioni per sperimentare la scienza sia il modo giusto per promuoverla e “farle pubblicità”. Una promozione quanto mai necessaria soprattutto in un paese come il nostro dove la scienza risulta essere tra le materie meno amate».
Le indagini alla scoperta del Dna, la chimica a colori, l’analisi della materia attraverso il microscopio, il procedimento per ricavare i colori dagli elementi naturali e la matematica delle bolle di sapone sono state le attività preferite da adulti e ragazzi tra le 24 proposte.
“La scienza in piazza” è stata promossa dalla Fondazione Golinelli di Bologna, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, la Provincia e il Comune di Modena, nell’ambito della 5ª “Settimana della scienza e della tecnica” dell’Itis Corni.
Grande interesse ha suscitato anche “Expression of hope”, la mostra di opere d’arte realizzata da pazienti affetti da malattie rare, progetto di Genzyme, che sarà possibile visitare fino all’11 dicembre 2007, tutti i giorni dalle 7,30 alle 19,30, nel Palazzo dei Musei di Modena.