«Non si può negare che le tasse universitarie siano aumentate anche a Modena. Un incremento in media di 150 euro per l’anno accademico 2007/2008, pari a circa il dieci per cento in più rispetto allo scorso anno. E per questo, come Provincia, ci costituiremo parte attiva verso il Governo perché il fondo ordinario di finanziamento all’università sia aumentato».
E’ stata questa la risposta di Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione, all’interpellanza presentata in Consiglio provinciale da Dante Mazzi, Antonella Orlandi e Marisa Malavasi, del gruppo di Forza Italia, sull’incremento delle tasse universitarie «come conseguenza della pressione fiscale del Governo Prodi».
L’assessore Facchini ha aggiunto che non sono previsti aumenti per la seconda rata e che «a fianco dell’aumento bisogna sottolineare che l’ateneo modenese, secondo dati del ministero, restituisce ai suoi studenti, sotto forma di servizi, il 52 per cento della loro contribuzione (mentre Bologna per esempio si ferma al 30) e che il 10 per cento degli iscritti gode di esenzione totale».
Marisa Malavasi (Forza Italia) si è dichiarata «non del tutto soddisfatta della risposta perché l’assessore non ha riconosciuto che Prodi ha diminuito i fondi», mentre per Claudio Bergianti (Ds-l’Ulivo) «si può discutere se c’è un rapporto di causa-effetto tra la diminuzione del fondo e l’aumento delle tasse. Non è scandaloso – ha aggiunto – che le tasse universitarie siano di un certo peso. È importante la tutela dei diritti delle famiglie di scarsi mezzi che allo stato attuale invece non sono garantite».
Non soddisfatto si è detto anche Dante Mazzi (Forza Italia) perché «gli aggravi colpiscono le famiglie a reddito medio mettendole in gravi difficoltà, mentre il mancato aumento del fondo, una tendenza invertita solo con la Moratti, fa gravare gli aumenti degli stipendi dei docenti e del personale sulle università e quindi sugli studenti. Si doveva fare qualcosa prima che ci fossero gli aumenti».