“La Spesa Verde” è un marchio di qualità ecologica che viene assegnato dall’Amministrazione comunale ai negozi alimentari e di generi misti di Reggio Emilia che attuano buone pratiche per la sostenibilità ambientale a livello locale, compiono e diffondono azioni che contribuiscono a migliorare l’ambiente. Tra queste, l’attuazione di misure di tutela dell’ambiente all’interno e all’esterno dell’esercizio, la possibilità di acquistare merce sfusa, confezioni con imballaggi ecologici, prodotti locali, biologici e provenienti dal commercio equo e solidale.
L’obiettivo è a portata di mano, grazie al Protocollo d’intesa firmato oggi nella Sala Rossa del Municipio di Reggio Emilia dall’assessore all’Ambiente e Città sostenibile Pinuccia Montanari e dai rappresentanti di tre aziende della grande distribuzione: Giulio Mussini (Sigma-Ipersi); Alberto Cacciani (Coop consumatori Nordest) e Serena Vettori (Conad Centro-Nord). All’incontro erano presenti anche la dirigente del servizio Ambiente Laura Montanari e Giovanni Ferrari dello stesso Servizio; Pierluigi Marseglia del servizio Marketing di Sigma.
“Diffondere la sensibilità e l’attenzione per l’ambiente nel commercio – ha detto l’assessore Montanari – promuovere criteri ecologici nell’offerta dei prodotti nei confronti dei produttori e del commercio all’ingrosso; promuovere la coscienza ambientale dei consumatori nella scelta dei prodotti. Sono questi gli obiettivi del progetto, che integra la politica dell’Amministrazione comunale per favorire la raccolta differenziata e migliorare la qualità del rifiuto. Questo progetto è parte di un piano complessivo dell’Amministrazione, che ha prodotto anche la sperimentazione di raccolta differenziata dei rifiuti a domicilio con il progetto ‘Porta a porta’ e la raccolta differenziata di rifiuti fuori casa con il progetto ‘Reggio Emilia Raccogli ecologico’, che coinvolge tutti i centri sociali”.
Ora inizia l’esperienza di Spesa Verde, che vede la grande distribuzione nel ruolo di partner del Comune con la firma del Protocollo per La Spesa Verde. La campagna inizierà a gennaio 2008, all’interno dei punti vendita che hanno aderito, con brochure informative da distribuire ai consumatori, poster, locandine, vetrofanie, adesivi, articoli su riviste e pagine web.
Come prevede il Protocollo, i punti vendita che potranno esporre il marchio ‘La Spesa Verde’ dovranno dimostrare di rispettare 50 criteri comportamentali che mirano a diminuire l’impatto e a tutelare l’ambiente. Ad esempio, con la progressiva diminuzione degli scarti (rifiuti da imballaggio) pur mantenendo le garanzie di qualità e protezione dei prodotti; distribuendo borsine o buste riciclabili; promuovendo la diffusione di sporte riutilizzabili; avvalendosi di strumenti di trasporto eco-compatibili e introducendo imballaggi e confezioni con materiali ecologici.
La riduzione degli imballaggi e delle confezioni (quindi della produzione di rifiuti) avverrà anche introducendo la distribuzione di detersivi ecologici “alla spina”: i clienti potranno dotarsi di contenitori riutilizzabili e con questi raccogliere da appositi dispenser installati nei punti vendita il detersivo occorrente volta per volta. Ciò comporterà non solo una forte riduzione dell’uso di materiale, ma anche risparmi nei trasporti che potranno incidere positivamente sui prezzi dei prodotti al dettaglio. Fra gli altri prodotti che seguono la filosofia della Spesa Verde, i distributori automatici di latte e la vendita di pannolini per neonati riciclabili, la cui sperimentazione, con una convenzione fra Comune di Reggio e Associazione famiglie numerose, sta dando buoni risultati. E’ prevista anche un’opera di sensibilizzazione e formazione del personale che opera nei punti vendita, passaggio decisivo per accrescere la coscienza ambientale dei consumatori.
I rappresentanti delle organizzazioni della grande distribuzione hanno sottolineato l’impegno del Comune di Reggio nel ruolo di “catalizzatore e coordinatore in un’iniziativa che vede gli operatori commerciali protagonisti e responsabilizzati, oltre che solidali fra loro nel rispondere alle esigenze del territorio, al di là della competizione di mercato”. Quello di Reggio, hanno aggiunto, “è tra i pochi Comuni italiani a impegnarsi con risultati positivi su questi temi”.
I punti vendita che hanno aderito fino ad oggi
(l’elenco è ‘aperto’, quindi nei prossimi mesi potranno aggiungersi altri) sono: per Conad, Le Querce, Le Vele, Reggio Sud, Nuova Sesso, Nuova Baragalla, Super Conad, Pieve e Primavera e i negozi Maegherita Armani, Bonacini, Braguzza, Bruschi e Lusetti; per Coop Consumatori Nordest, Ariosto, Reggio Est e Canalina e per Sigma-Ipersì, Meridiana e Quinzio e negozi Sigma Pieve, Europa, Canalina, San Prospero e Rivalta.
Il progetto La Spesa Verde è stato tra l’altro inserito nella tesi di laurea Progettazione e gestione della comunicazione d’impresa di Cecilia Rossi, iscritta all’Università di Modena e Reggio Emilia, seguita dal professor Roberto Ravazzoni. Lo scopo della tesi è valutare se il progetto possa modificare i comportamenti dei consumatori. La parte sperimentale della tesi prevede fra l’altro un’analisi delle potenzialità del progetto attraverso un questionario rivolto ai consumatori.


